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Notizie dalla Diocesi In evidenza

In primo piano i cinquant’anni della parrocchia di Buhoro, la cui storia è legata a quella della diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato.

 

Il Giubileo di Buhoro
L’arcidiocesi di Gitega, nello stato africano del Burundi, domenica 12 agosto celebrerà i cinquant’anni della parrocchia di Buhoro, la cui storia è legata a quella della diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato. Per partecipare all’evento di agosto, nelle prossime settimane partirà per l’Africa don Giovanni Tassano che, oggi direttore del centro missionario diocesano, fu collaboratore e poi parroco proprio a Buhoro dal 1968 al 1985. In tal senso egli è stato protagonista di una storia che, richiamata nell’articolo qui a fianco, è stata frutto stupendo della solidarietà missionaria della diocesi spezzina. Presiederà la celebrazioni l’attuale arcivescovo Simon Ntamwana.

L' “altro” Sessantotto
di Giuseppe Savoca
Cinquant’anni fa, nel cuore di quello che è passato alla storia come “il Sessantotto”, nasceva in Burundi la missione di Buhoro. Tutto iniziò con il Concilio Vaticano II, quando il vescovo Giuseppe Stella conobbe Andrea Makarakiza, vescovo di Ngozi e poi arcivescovo di Gitega. La loro cordiale amicizia portò ad un rapporto di gemellaggio e di solidarietà tra le due diocesi. Ci furono aiuti e donazioni, ma non solo: nel mese di ottobre 1968 don Giovanni Tassano partiva per il Burundi, designato collaboratore dell’abbé Charles Kahebe nell’appena fondata parrocchia di Buhoro, dove giunse nel gennaio 1969. La situazione locale era di una grande povertà: abitazioni messe su da pali tenuti assieme da fango, il tetto di paglia, bambini che accorrevano scalzi e mal vestiti, spesso colpiti dal quash, una malattia conseguenza della denutrizione. L’ospedale più vicino era a Gitega, a circa cinquanta chilometri. C’erano la chiesa e alcuni casolari costruiti alla meglio all’inizio del Novecento, poi abbandonati a causa della prima guerra mondiale. L’arcivescovo Makarakiza utilizzò i fondi raccolti alla Spezia per far progredire la missione: sorsero così un centro sanitario e l’abitazione del personale.
Ma ecco inaspettato, di lì a poco, un primo segno della provvidenza: Ludovica Scacchetti, infermiera all’ospedale di Sarzana, da una lettera di don Giovanni era venuta a conoscenza di quella situazione e prese così la decisione, chiesto un anno di aspettativa, di partire per Buhoro. Il suo arrivo cambiò radicalmente le cose. Per dieci mesi Ludovica si adattò ad alloggiare in una baracca, ed è commovente notare come, senza conoscere una parola di kirundi, riuscisse da subito ad avere un rapporto di comunione e di intesa con le persone: prodigi del linguaggio dell’amore. Non aveva timore di entrare in quelle misere abitazioni e di curare le persone malate con i medicinali che portava sempre con sé. Ludovica insegnò anche a cucinare, a fare il pane, e la migliore alimentazione servì a limitare le morti ed a far scomparire il quash. Quando tornò a Sarzana, venne sostituita dalla crocerossina Giovanna Tassano. L’assistenza sanitaria di Ludovica e di Giovanna portò alla ribalta un altro serio problema: la necessità di avere un’ostetrica per assistere le donne incinte.
Così Giovanna, infermiera diplomata, si recò in Belgio per una formazione specifica all’istituto di medicina tropicale. Grazie al costante contributo della diocesi spezzina alla fine del 1970 era pronta la casa delle suore “Figlie della Carità” di Novara. La loro presenza permise di operare per la promozione sociale e religiosa della comunità di Buhoro. Nell’ottobre 1971 arrivò poi un altro sacerdote spezzino, già parroco di Valdellora: don Bruno Vincenzi. Il suo arrivo fu prezioso per far fronte a una felice coincidenza di eventi: i lavori dell’acquedotto erano quasi pronti, per cui finalmente Buhoro godeva dell’acqua corrente, mentre grazie agli aiuti erano in programma la costruzione delle classi per il catechismo, la chiesa, i locali per la falegnameria, la cooperativa .... Don Bruno diede così prova della sua bravura di saldatore e di idraulico. Soffriva però nel rendersi conto che non conoscere la lingua gli impediva di esercitare al meglio la sua missione di sacerdote, ma grazie alla familiarità con cui si relazionava con i barundi, che lo aiutavano nel lavoro, apprese ben presto il kirundi, alternando così al lavoro materiale quello pastorale. Imparò talmente bene la lingua da avere l’incarico di fondare la missione di Muliza, una succursale di Buhoro eretta a parrocchia nel luglio 1976, e da esserne nominato primo parroco. Vi costruì una bella chiesa su progetto dell’ingegnere don Pier Carlo Medinelli, con la collaborazione dal geometra don Orazio Lertora. Con lui si trasferirono a Muliza le sorelle Emanuela e Roberta, preziose collaboratrici nell' apostolato. Nel 1977, intanto, arrivò alla Spezia il nuovo vescovo Siro Silvestri, il quale, volle iniziare la visita pastorale nella diocesi proprio dalle missioni in Burundi, per indicare che la Chiesa locale è chiamata ad aprirsi alla Chiesa universale. Con emozione venne accolto il 4 luglio 1977, insieme al segretario don Luciano Ratti, a don Franco Martini ed a Clotilde De Micheli, del consultorio familiare. In un commento scritto al suo ritorno sulla pagina di “Spezia 7”, monsignor Silvestri definì Buhoro e Muliza “segno di una fraternità che proviene dalla stessa fede cristiana e costituisce la più profonda alleanza, perché è fraternità dominata dalla consapevolezza di avere un solo Padre e dal conseguente amore che i fratelli si devono portare”. Parole, quarant’anni dopo, di grande attualità.

Il cardinale Bagnasco a Varese Ligure
Domenica prossima 8 luglio la comunità parrocchiale di Varese Ligure, capoluogo dell’alta Val di Vara, celebra come ogni anno la festa della Visitazione di Maria. Quest’anno le celebrazioni saranno rese particolarmente solenni dalla presenza, insieme al vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, del metropolita della Liguria, il cardinale arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. Il cardinale Bagnasco, accolto dal vescovo diocesano, dal parroco don Augusto Zolesi e da altri sacerdoti, sarà a Varese la sera alle 20.30 per presiedere il canto dei Vespri e, quindi, la tradizionale solenne processione della statua della Vergine lungo le strade dell’antico borgo dei Fieschi. Al termine, l’arcivescovo di Genova terrà una meditazione e impartirà la benedizione. In mattinata alle 11 ci sarà invece la Messa solenne presieduta dal vescovo Palletti, il quale impartirà la Cresima a ragazzi e ragazze della parrocchia. Appare significativo il fatto che la domenica seguente, 15 luglio, un altro cardinale sarà in comune di Varese Ligure: si tretta del cardinale antonio Maria Vegliò, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i migranti, il quale, nel pomeriggio, parteciperà alle celebrazioni patronali nella parrocchia di Teviggio.

Pellegrinaggio mariano a Legnaro di Levanto
Sabato prossimo 7 luglio il pellegrinaggio diocesano di ogni primo sabato del mese farà tappa a Legnaro di Levanto. I fedeli si ritroveranno alle 8 presso la chiesa di Chiesanuova, da dove raggiungeranno la chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Legnaro. Alle 8.30 il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà la Messa, cui seguirà il consueto rinfresco. Pullman per i fedeli partiranno alle 7 da piazza Europa alla Spezia, via San Benedetto, Riccò del Golfo e Soviore, e da Casano di Luni.

Un ponte al Canaletto ricorda don Giuliano Menicagli
Si è svolta ieri mattina alla Spezia, nel quartiere del Canaletto, la cerimonia di intitolazione a don Giuliano Menicagli, sacerdote salesiano scomparso negli anni scorsi, del ponte metallico che collega l’area della nuova biblioteca civica “Pietro Mario Beghi” con via Don Bartolomeo Pertile, già tratto di via Palmaria. Già nel maggio dello scorso anno la commissione toponomastica cittadina aveva deciso di dedicare a don Menicagli il nuovo ponte di collegamento tra l’oratorio detto dei Salesiani e la nuova biblioteca. La cerimonia di intitolazione è stata presieduta dal sindaco Pierluigi Peracchini, presenti gli assessori Luca Piaggi e Paolo Asti. Erano presenti anche gli scout del gruppo La Spezia 3, che hanno sede al Canaletto e che non dimenticano “Orso Sorridente”, il sacerdote salesiano fondatore del gruppo. Si chiude così il percorso di riqualificazione dell’area “Ex Fitram”: un’area che oggi consente al quartiere di riunirsi, dopo che il raccordo autostradale lo aveva letteralmente diviso in due negli anni Ottanta. Grazie al ponte Don Giuliano, infatti, si può ora raggiungere la chiesa e l’oratorio dalla piazza che divide la biblioteca dal capannone. Con l’intitolazione di ieri sono anche uniti in modo simbolico nel ricordo della città sia don Menicagli sia don Pertile, entrambi sacerdoti della comunità salesiana che per molti decenni, sino a pochi anni or sono, ha guidato la comunità del quartiere.

Paolo Bassani, poeta del paesaggio
Nella sua recente raccolta intitolata “Poesia Paesaggio”, e pubblicata dale edizioni “Youcanprint”, il poeta Paolo Bassani (La Spezia 1940) ha riunito una sessantina di poesie sullo specifico tema del paesaggio, del resto ripetutamente affrontato lungo la sua pluridecennale esperienza letteraria. Ogni poesia, documentata da una pertinente immagine, rappresenta un momento di riflessione personale, che si propone come un dialogo mai concluso fra il poeta e i vari luoghi che vengono elevati a protagonisti delle sue liriche. Brevissima, ma ugualmente intensa, è “Liguria”, incorniciata da Bassani tra sei soli versi che caratterizzano la tipicità del territorio ligure, mentre nella più elaborata composizione, intitolata “Stagioni”, traspare la malinconia del tempo passato, che segna inevitabilmente il succedersi delle stagioni della vita.“Sono passati gli anni/non mi addormento più/sul tavolo della sera./Adesso s’è fatto fragile il mio sonno:/s’infrange al primo rumore/e a cerchio/erranti s’allargano i pensieri:/notturni flutti inquieti alla deriva”. Attraverso l’apporto del sentimento, Bassani si pone e propone domande importanti, che ruotano attorno a spaccati di paesaggi e di situazioni esistenziali, e che diventano veri e propri percorsi nella memoria, affrontati dal poeta sul piano emotivo, dando rilievo anche all’apporto confortante della fede. Giuseppe Sciarrone, da anni attento interprete della poesia di Bassani, ha scritto al riguardo che “ogni sussulto del dolore, ogni cocente rimpianto, ogni meditazione sulla fugacità della vita si stempera nella purezza d’un alito lirico di ineffabile soavità”. In effetti, il poeta – spezzino ma vezzanese d’adozione, vivendo da molti anni a Vezzano Ligure – si mantiene fedele ad una scrittura, che talvolta recupera amabili intonazioni crepuscolari, sempre declinate nel silenzioso e protettivo rifugio nella propria anima.
Valerio P.Cremolini

L’Azione cattolica ricorda il beato Frassati
Anche quest’anno l’Azione cattolica organizza alla Spezia la recita del Rosario meditato all’aperto nel ricordo del suo patrono, il beato Pier Giorgio Frassati. Il Rosario si terrà mercoledì prossimo 4 luglio, memoria del beato Frassati, con inizio alle 21, alla passeggiata Morin. Sono invitati in particolare i giovani e tutti gli aderenti ed amici dell’Azione cattolica.

Ceparana e Bolano: attività estive per i giovani
Anche quest’anno, l’oratorio della parrocchia di Ceparana ha organizzato il Grest, che ha ospitato duecento bambini in tre settimane, con giochi, attività pratiche, gite e momenti di riflessione nell’ascolto della Parola di Dio, il tutto arricchito dalla presenza dei ragazzi del “Nuovo Volo”. Fondamentale è stato il ruolo di servizio degli animatori e animatrici, capaci di trasmettere ai più piccoli l’amicizia con Gesù. Da domani, lunedì 2 luglio, inzierà un nuovo Grest, questa volta nella parrocchia di Bolano, per portare a tutti i bambini e a tutte le bambine, anche nel periodo estivo, i valori cristiani di amore, di gioia e di pace.

Celebrazioni del vescovo diocesano
Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti celebra stamani alle 10 la Messa e amministra le Cresime nella parrocchia delle Grazie. Nel pomeriggio, alle 16.45, celebra in piazza Brin, nella chiesa di Nostra Signora della Salute, la Messa a ricordo dei venticinque anni della mensa gratuita di “Missione 2000”, istituita nel 1993 dal compianto don Bruno Vincenzi. Venerdì alle 18 Messa e Cresime nella parrocchia di Pugliola e sabato alle 18 a Casano Basso.

A Pegazzano la Madonna dell’Acquasanta
La parrocchia di Pegazzano celebra la Madonna dell’Acquasanta. Da domani 2 luglio, nella settimana di preparazione, Rosario e Messa alle 18. Domani alle17 “cenacolo dipreghiera” del movimento sacerdotale mariano. Mercoledì alle 21 proiezione del film “Fireproof”. Da giovedì a sabato Adorazione eucaristica alle 17. Venerdì e sabato, alle 19 in oratorio, cena insieme per tutti. Domenica 8 luglio Messa solenne alle 11 e processione alle 20.45.

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