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Notizie dalla Diocesi In evidenza

Prosegue il cammini verso la Pasqua.

La vita come dono di sé
Domenica scorsa il messaggio del vescovo ci ha ricordato gli impegni della “Quaresima di carità”, ovvero gli obiettivi di solidarietà che, come ogni anno, la diocesi si è posta con le raccolte quaresimali delle famiglie, frutto dei sacrifici di questo periodo “forte” che prepara alla Pasqua. Anche quest’anno, tra tali obiettivi uno è di carattere missionario: il sostegno, cioè, al lavoro missionario di uno tra i sacerdoti o religiosi spezzini che operano in diverse parti del mondo, spesso a contatto con realtà di grande sofferenza e di miseria. Gli aiuti di quest’anno, definiti insieme al centro missionario diocesano, andranno alla missione di padre Luigi Carlini, missionario del Pime, il Pontificio istituto missioni estere, che da diversi decenni opera a Macapà, in Brasile. In una lettera inviata nei giorni scorsi al direttore del centro missionario don Giovanni Tassano, padre Luigi, nel ringraziare il vescovo e la diocesi, descrive il proprio lavoro e le proprie speranze: «Tu sai che io vado in prigione, tu sai che io ho una parrocchia in periferia: sono realtá che hanno un problema comune, quello di trovare il lavoro, come mantenersi, come vivere. Chi esce dalla prigione dificilmente trova lavoro e molte volte torna in carcere perché, anche se lui non volesse, gli unici che offrono un ‘lavoro’ sono i ladroni, le bande di qui dei malviventi ... Quante volte mi cercano persone dicendo che in casa i bambini piangono e non hanno da mangiare. In periferia ci sono molte famiglie in difficoltá, disoccupate, in un contesto generale dove le persone povere si sentono scartate, buttate via .... Io penso che la maniera migliore di aiutare questa gente, come segno grande della Quaresima, sia aiutarli a trovarsi un lavoro, anche facendo lavoretti in proprio, come tagliare capelli, fare le unghie, per guadagnare qualcosa onestamente ... Se sarà possibile, chissà, potremo comprare ferri del mestiere, come forbici, pettini, martelli e simili, con persone che organizzino corsi ... Noi stiamo cercando di fare una cooperativa per fare scope, utilizzando le bottiglie di plastica della Cocacola, e già siamo partiti con qualcosa. La gente deve cominciare a credere che è possibile fare qualcosa in comune che abbia un ritorno economico, migliorando anche l’ambiente, la nostra ‘Casa comune’, come dice il Papa, ripulendo il mondo da questo materiale plastico che galleggia negli stagni e che è buttato via in strada». Ricordiamo che Luigi Carlini, nato a Tivegna nel 1945, è sacerdote dal 1972 ed è in Brasile dall’anno successivo. Al suo arrivo, provò, come racconta, un forte choc, scoprendo immensi bisogni di quelle popolazioni. Divenuto parroco a Buritizal, partecipò al “mutiråo” (lavoro comunitario), per dissodare con il piccone il terreno vicino alle case e dare a tutti la possibilità di coltivare un orticello. In Brasile spesso si ricorre al “mutiråo” anche per opere di carattere religioso (costruzione o restauro di chiese, cappelle, saloni comunitari), per aiutare anziani o persone in difficoltà, ma anche per migliorare le condizioni di vita di un intero quartiere o di un villaggio: canalizzazione dell’acqua potabile, bonifica di terreni incolti, riparazione di strade dissestate. Padre Luigi fu poi parroco per dieci anni a Porto Grande, nella diocesi di Macapà, poi a Laranjal do Jarì. Nel 1999 è tornato a Buritizal, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, che ha quattro chiese: per quasi otto anni era rimasta senza sacerdote. Rimboccatosi le maniche, riuscì a recuperare nove aule parrocchiali, costruite trent’anni prima, per accogliere di giorno i ragazzi e i giovani, e di sera gli adulti, che in Brasile si sforzano davvero per studiare. Aprì inoltre uno spiraglio di vita a giovani donne, poverissime carcerate con alle spalle vite di disagio e di difficoltà: droga, prostituzione, piccoli furti. Con loro riesce a dialogare, a spiegare il Vangelo, sino a convincerle a ritrovare speranza attraverso i sacramenti. Operando per trentacinque anni dalla parte degli “ultimi”, padre Luigi, con la sua testimonianza, ci “racconta”, sulla propria pelle, la radicalità del Vangelo, tra caboclos, garimpeiros (minatori) e prostitute dell’Amapá, che tutti accompagna nella ricerca della fede e nella quotidiana lotta per il pane. In missione ha imparato il senso profondo dell’esistenza: donarsi. Questa volta sembra giusto che venga dalla sua diocesi di orgine, nella quale è incardinato quale prete, il dono di un po’ dei frutti dei nostri sacrifici quaresimali...


Conferenza sui migranti nella tradizione delle fedi religiose
Si è svolta a Sarzana la conferenza su “Accoglienza e integrazione dei migranti nella tradizione delle fedi religiose”, organizzata dagli “Amici di padre Damarco” e da “Voltalacarta”. Spunti e contributi sono stati offerti da Gaetano Lettieri, storico del cristianesimo e docente alla Sapienza di Roma ed alla “Lateranense”, e da Nader Akkad, imam di Trieste, direttore di scuola coranica e delegato interreligioso. “Il rapporto fra migrazioni e religioni viene spesso rappresentato come critico – ha spiegato il moderatore Egidio Banti –: chi ha una qualunque formazione religiosa è invece consapevole che la religione non può essere chiusura, bensì apertura verso gli altri”. “L’Islam autentico – ha detto l’imam, originario di Aleppo – vede accoglienza e integrazione come concetti principali della fede: il diverso è una ricchezza, un dono voluto dal Signore e non un peso. Il Corano parla di gente, non solo di fedeli ”. Poi, sul concetto di migrazione: “Anche Abramo è stato costretto ad emigrare e i mussulmani lo ricordano nelle loro cinque preghiere giornaliere. Nella storia, furono loro i primi a trovare accoglienza presso i cristiani in Abissinia per sfuggire alle torture. L’accoglienza per noi è un dono di Dio”. Considerazioni condivise da Lettieri: “Islam e Cristianesimo hanno in comune un’esperienza fondativa di accoglienza e di rivelazione, nella quale il migrante ha un punto di vista privilegiato, in quanto viene chiamato ad uscire dalla propria identità. L’Islam ha certo dei ritardi, come il diritto alla laicità o la parità fra i sessi, ma l’islamico non è solo un rozzo terrorista che arriva e che deve essere neutralizzato”. Lettieri ha poi parlato del problema della mancanza di “un approfondimento culturale verso le religioni: il salto di qualità può essere quello di insegnare nelle scuole nozioni di storia degli altri culti, ma non a scapito della religione cattolica”.

Verso la Veglia pasquale
Tra gli appuntamenti caratteristici del periodo di Quaresima c’è ormai da diversi anni una celebrazione antica tornata di attualità a seguito della ormai folta presenza anche alla Spezia di persone immigrate: l’iscrizione del nome dei catecumeni, ovvero delle persone adulte che, non battezzate in precedenza, si preparano ad esserlo nel corso della prossima Veglia pasquale, quando riceveranno anche gli altri sacramenti dell’”iniziazione cristiana” (Eucaristia e Cresima). La cerimonia è solenne e avrà luogo alla Spezia domenica prossima 4 marzo, alle 18.30, nella cripta della cattedrale di Cristo Re. Presiederà il vescovo Luigi Ernesto Palletti.

”Scuola della Parola”
Venerdì prossimo 2 marzo alle 21 a Ceparana, nei locali della parrocchia, si terrà il quarto incontro della Scuola della Parola itinerante, promosso dall’Azione cattolica. Don Matteo Ceccarelli, collaboratore di Pignone, commenterà ancora l’episodio evangelico della chiamata dei primi due apostoli: “Disse loro: venite e vedrete”. Tutti sono invitati.

Pellegrinaggio a Pagliari
Sarà la chiesa “Regina pacis” del monastero di clausura carmelitano dei Pagliari, presso la Spezia, la mèta del prossimo pellegrinaggio mariano diocesano, sabato prossimo 3 marzo. I fedeli si ritroveranno alle 8 al bivio di via della Rossa, da dove, a piedi e recitando il Rosario, raggiungeranno la chiesa. Alle 8.30 il vescovo Luigi Ernesto Palletti celebrerà la Messa. Seguirà il consueto incontro conviviale.

Chi ha ucciso Gesù?
”Chi ha ucciso Gesù?” è il titolo del nuovo libro della scrittrice lericina Maria Luisa Eguez, non nuova a ricerche e ad approfondimenti sulla storia biblica dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il volume, uscito nei giorni scorsi per le edizioni del “Messaggero di Padova”, verrà presentato martedì 27 febbraio alla Spezia. Gli interessati potranno trovarsi alle 17 al circolo “Fantoni”, in corso Cavour, sotto i portici di piazza Brin. Oltre all’autrice, presentano l’opera lo storico e giornalista Egidio Banti e la vice presidente del premio “Montale fuori di casa” Barbara Sussi. Ingresso libero.

La “Casa sulla roccia”
Proseguono alla Spezia gli incontri promossi dalla “Casa sulla roccia”, la comunità educativa ed assistenziale per minori, sorta nel quartiere della Chiappa e collegata con la Caritas. Mercoledì prossimo 28 febbraio l’incontro sarà alle 20.30 nei locali della parrocchia di San Francesco a Fossitermi, sul tema “Prendersi il tempo per vivere la buona attesa”. Proprio partendo dalle esigenze dei minori che già frequentano la “Casa”, gli operatori della nuova struttura hanno inteso promuovere uno scambio di risorse ed un confronto aperto con le famiglie, in particolare sull’importanza dell’educare e sulla difficoltà di proporre modelli controcorrente. L’incontro sarà guidato dalla psicologa Anna Maria Bertola e dalle sue collaboratrici Jessica Salcesi e Chiara Bonotti. Collaborano la Caritas, la Pastorale della famiglia, la Pastorale giovanile, la Pastorale della salute e la Pastorale della scuola. Tutti sono invitati.

Nel nome di Itala Mela
E’ stata pensata nel nome di Itala Mela, la mistica spezzina proclamata beata lo scorso anno, l’iniziativa che sta per prendere il via a Castellazzo, nella chiesa di quel monastero benedettino di clausura che Itala desiderò potesse aprirsi nella sua città. Ella stessa infatti era oblata benedettina, e solo per motivi di salute non aveva potuto entrare in clausura. Ogni primo martedì del mese, alle 16, la chiesa del monastero sarà aperta a tutti per l’Adorazione eucaristica, cui seguirà la celebrazione della Messa. L’iniziativa prenderà quindi il via martedì 6 marzo.

Ricordo di don Giussani
Come ogni anno in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, il movimento di Comunione e liberazione ricorda anche alla Spezia il suo fondatore don Luigi Giussani. L’appuntamento è per oggi, domenica, nella cripta della cattedrale di Cristo Re, alla Spezia, dove il vescovo Luigi Ernesto Palletti celebrerà una Messa in suffragio di “don Gius”. Tutti sono invitati.

Nuovo priore a Levanto
La confraternita di San Giacomo apostolo di Levanto, una delle più note della diocesi, ha un nuovo priore. Si tratta di Giovanni Gianelli, già governatore, eletto nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci. Questi gli altri incarichi: vice priori Lino Cazzolla e Giancarlo Lencioni, tesoriere Barbara Terenzoni, segretario Valerio Odoardo, governatore il priore uscente Guido Ghersi, massari Manuela Ferrari e Giovanna Luxardo, addetto stampa Guido Ghersi.

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