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Fontana: "Nel porto vengono fatte rispettare le regole in materia ambientale" In evidenza

Il Presidente dell'Associazione Agenti Marittimi del Porto della Spezia affronta il tema dell'elettrificazione delle banchine.

In merito ai recenti articoli apparsi sulla stampa locale riguardanti l'inquinamento dell'aria derivato dalle attività delle navi in porto, senza voler minimizzare il problema, vorrei puntualizzare alcune questioni.

Le normative in tema di emissioni inquinanti derivanti dalle combustioni dei motori delle navi sono emesse da organismi internazionali quali l'IMO (International Maritime Organization) al quale aderiscono tutti i Paesi del mondo, dall'UE e recepite nell'ordinamento nazionale; esse mirano a limitare ed a ridurre gradualmente gli effetti inquinanti dei combustibili per uso marittimo.

L'uso obbligatorio dal 1 gennaio 2015 di gasolio a bassissimo contenuto di zolfo- inferiore allo 0.10% -delle navi all'ormeggio nei porti o all'ancora nelle rade della UE costituisce una misura importante nella limitazione delle emissioni di zolfo e di particolato in atmosfera.
I controlli sulla qualità del carburante inoltre sono rigorosi e frequenti da parte del personale delle Capitanerie di Porto e delle Dogane coordinati dalla Autorità di Sistema Portuale e a nostra conoscenza non si sono riscontrate infrazioni alle norme

Quindi sgombriamo il campo della errata convinzione che nel Porto non vengano fatte rispettare le regole in materia ambientale perché l’efficienza del Porto si misura anche nella qualità dei controlli!

Per quanto riguarda la elettrificazione delle banchine non c'è alcun dubbio che essa risolverebbe tutti i problemi portando le emissioni inquinanti a zero, tuttavia ci sono due questioni che vanno tenute nella giusta considerazione.

La prima riguarda il costo per gli armatori necessario ad adeguare le navi per poter ricevere corrente da terra: non si tratta semplicemente di attaccare una spina ma sono necessari importanti e costosi interventi strutturali e per assorbire tale investimento è fondamentale che il costo dell'energia elettrica da terra risulti inferiore a quello autoprodotto dalle navi con i generatori.

La seconda considerazione di carattere più generale è capire come sarà prodotta l'energia elettrica da fornire alle navi in banchina perché se questa è prodotta ad esempio con un aumento della combustione del carbone è evidente che il vantaggio in termini ambientali sarebbe risibile e sposterebbe solamente il problema delle emissioni inquinanti di qualche centinaio di metri.


ANDREA FONTANA
Presidente Associazione Agenti Marittimi del Porto della Spezia

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