fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Comitato Acqua Bene Comune: "Aggregazione ACAM - IREN: NON vogliamo questo regalo per Natale" In evidenza

Pubblichiamo la nota inviataci dal comitato Acqua Bene Comune.

"Abbiamo letto i contenuti dell'intervento del Sindaco Peracchini in sede di Commissione Consiliare e replichiamo, punto per punto, sui suoi argomenti.
Dice il Sindaco : Sono state aumentate le tutele per i lavoratori sino alla fine degli affidamenti dei servizi alle società.
Non ci dice come e da quali territori saranno rimpiazzati i prossimi 23 posti di lavoro in dismissione da Acam (come previsto dall'allegato all'Accordo Acam/Iren). In ogni caso le tutele potrebbero (il condizione e' d'obbligo visto che non c'e' altra certezza) essere oggetto di patti parasociali ad efficacia quinquennale.
Cosi' scrive la CGIL di Reggio Emilia 11.03.16 (forse piu' attenta della nostra ...?) "Questi accorgimenti (voto maggiorato dei comuni, ndr) non saranno sufficienti a contrastare gli effetti concreti della privatizzazione della società a partire dall’aumento della pressione tra interesse pubblico e profitto, per cui Iren dovrà garantire maggiori utili al mercato, più interessato ad una remunerazione del capitale nel breve periodo. Ciò comporterà una riduzione degli investimenti, ulteriori processi di compressione dei costi e esternalizzazione, che peggioreranno le condizioni di lavoro, la qualità del servizio e i settori con minore marginalità potrebbero essere ridotti”.
Dice il Sindaco : L'autonomia di Acam Acque e Acam Ambiente è passata da cinque a dieci anni.
L'accordo che riguarda questa (presunta) autonomia e' affidato ad un patto parasociale all'interno della s.p.a. Iren e quindi ha durata, per legge, di 5 anni. Non vi e' alcuna garanzia reale.
Ricordiamo inoltre che in Iren vigono patti parasociali di blocco e di sindacato che obbligano i soci ad adeguarsi alla volonta' dei consigli di amministrazione.
Dice il Sindaco : Abbiamo ottenuto un taglio delle tariffe di 22 milioni di euro annui per il servizio idrico acque, a una riduzione del 5 per cento dell'algoritmo per il calcolo delle tariffe nel comparto dei rifiuti, sino al 2028.
La riduzione delle tariffe, posto che sia reale, rimane comunque a vantaggio di Iren, poiche' - ad oggi - le nostre tariffe, sia per l'acqua che per i rifiuti, sono state programmate con aumenti per rimettere in sesto Acam e con bollette maggiorate, rispetto alla media nazionale, per i cittadini che, in questi anni e dopo la ristrutturazione dei debiti in Tribunale, hanno sopportato (come i lavoratori) enormi sacrifici. Quindi anche se le riduzioni saranno reali rientreranno comunque nel range di "appetibilita'" per IREN. Ora risanata la societa' (in particolare Acam Acque che sta producendo utili da anni) e eliminati gli esuberi, la passiamo ad Iren.
Dice il Sindaco : E' previsto un aumento degli investimenti nel settore fognario sino a 189 milioni e l'obbiettivo della raccolta differenziata è quello di raggiungere il 75 per cento.
Gli investimenti, come prevede la legge, saranno a carico della tariffa (e quindi dei cittadini) e certamente Iren non mettera' un euro, a fondo perduto, visto che, negli altri territori che gestisce, da anni sta diminuendo investimenti e personale per fare piu' utili (a Genova, con il noto disastro nella manutenzione delle reti idriche, nel 2016 ha distribuito 47 milioni di utili ai soci).
Dice il Sindaco :, anche il territorio spezzino potrà esprimere un rappresentante all'interno dell'organismo di gestione della società.
Certo, un rappresentante a fronte dei due di Iren, tra i quali due sara' scelto l'amministratore delegato, cioe' quello che decide. Il CdA di Acam Acque e Ambiente decidera' poi in esclusiva e per 10 anni anche i contenuti dei contratti di servizio (clausola 9.2.3 dell'accordo) che riguardano i livelli di qualita' e le modalita' di gestione dell'acqua e dei rifiuti. Neppure i Sindaci potranno dire alcunche'.
Dice il Sindaco : L'acqua è pubblica e le reti rimangono ai Comuni.
Ci mancherebbe che le reti non rimanessero ai Comuni. Lo prevede la legge !
L'acqua non sara' piu' pubblica perche' sara' gestita da una societa' privata, il cui primario interesse e' vendere piu' acqua possibile per fare piu' utili da dividere, e non certamente risparmiare la risorsa anche per le generazioni future !
Dice il Sindaco : Iren si accolla inoltre il debito di Acam e la fideiussione da 12 milioni di euro in capo al Comune dal 2003.
E' vero. Peccato che i Comuni, invece che pagare il debito alle banche, lo pagheranno ad Iren. In allegato all'accordo in votazione nei consigli comunali e' gia' previsto un contratto di finanziamento tra Acam ed Iren di cui, tra l'altro, e alla data di votazione, non si sapra' neppure quale sara' l'interesse applicato da Iren al prestito !
Quanto alla fideiussione del Comune della Spezia che, per quanto noto, sarebbe stata rilasciata con il parere contrario degli allora revisori dei conti, ci farebbe piacere conoscere a vantaggio di chi andra' questa operazione. Forse ad evitare un'azione della Corte dei Conti nei confronti di quegli amministratori e consiglieri comunali che all'epoca la votarono pur, come detto, contro il parere dell'organo contabile ?
Dice il Sindaco : Ripeto, questa è una operazione che non avrei mai fatto, ma l'azienda non sarebbe in grado di arrivare all'estate con le sue gambe.
Ma se il piano di ristrutturazione era stato approvato dal Tribunale spezzino e NON prevedeva l'aggregazione con Iren per uscire dalla crisi; se ancora e' stato ridotto il personale, alienate altre societa' (come il gas) e aumentati i ricavi dalla vendita di acqua, dove sono andati i soldi ?
Non sara' che l'operazione di aggregazione risponde solo all'interesse della banche perche' cosi vedono rimborsati - da Iren e subito - i loro crediti ?

Qualche consigliere di maggioranza ha posto poi, nei confronti dei "dissidenti" Caratozzolo e Guerri il quesito : che fare se non questo Accordo ?
Ecco alcune idee :
- intanto far predisporre un piano strategico e un piano finanziario di operativita' di Acam da parte di un soggetto esperto e terzo (non certo da Pricewatercoopers che e' l'organo di revisione di Iren e che ha incassato da Iren medesima una buona fetta dei 270 mila euro necessari alla redazione di questo accordo/capestro);
- rinegoziare il debito con le banche (con le nuove disposizioni di legge se Acam andasse male potrebbe fallire e le banche non prenderebbero certo cio' che andranno ad incassare da Iren se passera' l'accordo);
- "copiare" da altre realta' che avevano gli stessi problemi e che addirittura sono tornati alle municipalizzate (vedi Napoli);
- verificare la possibilita' di emettere titoli di debito pubblico comunali (BOC) chiedendo ai cittadini di finanziare la loro societa' con piani seri di occupazione, di tariffe e per mantenere l'acqua pubblica;
- investire gli utili che sta producendo Acam Acque per migliorare le reti e garantire l'occupazione

In sintesi : come si fa a decidere quale sia l'opzione migliore se non si ha a disposizione che una sola opzione ?

Chiediamo che il Consiglio Comunale si astenga da questa decisione anche perche' il nostro Comitato ha promosso un referendum consultivo tra gli spezzini in merito all'aggregazione. Decidere senza attendere i risultati del referendum sarebbe una aperta violazione dei principi di democrazia e in violazione del voto dei 101.000 spezzini del giugno 2011

Invitiamo la popolazione al presidio che si terra' sotto il Comune della Spezia Mercoledi' 20 dicembre ad ore 10 per dire NO alla privatizzazione dell'acqua"

 

comitato spezzino acquabenecomune

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.