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ATC, Negro: “Gli scioperi unilaterali dividono, per risolvere i problemi serve unità” In evidenza

L'esponente della CGIL critica la scelta dei sindacati autonomi ed affronta anche la questione filovia e rinnovo del parco mezzi.

“Lo sciopero dei sindacati autonomi indetto in maniera unilaterale divide i lavoratori, oltretutto su temi condivisi e rivendicati anche da noi più volte: buoni pasto, riposi aggiuntivi, indennità varie (guida filobus ecc.), aumenti salariali (stiamo lavorando su un nuovo premio incentivante). E' importante muoversi unitariamente, specialmente in un contesto complicato, con un Amministratore Unico dimissionario e una scadenza del contratto di servizio alle porte” - così Alessandro Negro, Responsabile TPL FILT-CGIL, che continua - “Ad oggi non sappiamo che tipo di affidamento ha in mente la proprietà. Una fase delicata, che cade in un contesto di calo continuo di risorse. Nei prossimi mesi dovremo attivarci, possibilmente unendo le forze sindacali, per trovare una soluzione. Il tavolo tecnico in Comune, in cui verificare varie possibilità di affidamento del servizio (in house, gara e gara a doppio oggetto), non è ancora stato convocato dal Sindaco. Inoltre, il Comune sta ventilando l’ipotesi di modificare il servizio utilizzando un sistema di “rotture di carico”, eliminando molti transiti dal centro urbano per le corse provenienti dai paesi collinari. Un provvedimento che potrebbe penalizzare utenti, lavoratori e causare costi aggiuntivi all'Azienda”.

Negro affronta anche altri temi: “E' necessario dismettere i vecchi filobus ultra datati, ma non siamo convinti che eliminare la filovia sia una scelta vincente, considerando i forti investimenti fatti negli ultimi anni per l’acquisto di nuovi mezzi bimodali e l’adeguamento della rete filoviaria, anche con finanziamenti della Comunità Europea, per un progetto di implementazione della filovia non ancora del tutto terminato (Canaletto/Fossamastra e collegamento Nuovo Ospedale Felettino)”.

Ancora: “Altro tema che ci dovrà vedere in prima linea è il rinnovo del parco mezzi: mai come ora è in condizioni catastrofiche, basti pensare che per effettuare servizio chiediamo in prestito i mezzi alla società di sub appalto. In questi ultimi anni siamo riusciti ad effettuare servizio solo grazie alle competenze ed all'impegno dei nostri operai e degli auristi, nonostante i tantissimi problemi dei mezzi (posto guida, sospensioni, guasti elettrici ecc.).”

Conclude Negro: “La nostra città ha il diritto di avere un sistema di mobilità pubblica efficiente, senza nuovi tagli alle linee e aumenti tariffari. Per compensare la diminuzione delle risorse bisogna agire su tutto ciò che consente un aumento dei passeggeri e dei ricavi: investimenti innovativi, riassetto organizzativo del sistema dei trasporti con la realizzazione dei piani di bacino di traffico. E' necessario un progetto di mobilità integrato e coordinato che abbia una particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, alle esigenze lavorative, scolastiche, turistiche e culturali".

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