Sono state riportate indicazioni sbagliate, diffuse tramite la stampa, relative alle disposizioni del regolamento, pertanto si precisa che il termine di 15 giorni indicato è relativo all’invio di una “autodichiarazione” al comune del luogo di produzione e all’Agenzia di Protezione Ambientale territorialmente competente, necessario solo qualora si voglia utilizzare il materiale escavato presso altri siti senza conferirlo ad impianti di recupero, come usualmente viene fatto.

“Questa era già una tra le procedure più semplici previste in alcune regioni e dunque non vi sono le novità e le complicazioni paventate – chiarisce Pasquale Cariulo referente di CETUS CNA La Spezia, - se si porta il materiale escavato agli impianti di recupero nulla è cambiato e se si vuole riusare in altri cantieri per riempimenti e/o reinterri ecc., la procedura è comunque simile, più chiara ed omogenea a livello nazionale ed anzi leggermente semplificata”.