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Notizie dalla Diocesi In evidenza

Un Corpus Domini con Itala Mela. Circa duemila persone hanno partecipato domenica scorsa alla Spezia alla processione del “Corpus Domini”, dalla chiesa di San Pietro a Mazzetta sino al piazzale della cattedrale di Cristo Re.


Il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha portato l’ostensorio con Gesù Eucaristia. Il corteo ha fatto sosta davanti all’ospedale Sant’Andrea, dove mons. Palletti ha impartito la benedizione eucaristica. Lungo il percorso, vari terrazzi erano addobbati con drappi dorati, e sono stati lanciati petali di fiori. «Abbiamo percorso le strade con il Signore Gesù presente nel Santissimo Sacramento», ha detto il vescovo nella meditazione in Piazzale Giovanni XXIII. «Abbiamo meditato alcuni brani della beata Itala Mela, dove si sottolinea che Gesù è pane di vita, il nutrimento della nostra vita, che viene dal Padre e ci giunge nella potenza dello Spirito Santo. Tutto il nostro cammino deve essere sempre verso il Padre, attraverso il Figlio, nel dono dello Spirito Santo». Itala Mela mette in particolare risalto il sangue di Cristo. «Gesù nel Santissimo Sacramento non è diviso – è insieme corpo e sangue –, ma il porre l’accento sul sangue è significativo. Non siamo redenti da una ideologia o da uno stile di vita (che pure deve esserci, ma viene dopo), ma dal sangue versato da Gesù. Se dimentichiamo questo, perdiamo la nostra identità. Noi siamo il frutto di colui che è morto per noi». «Noi siamo invitati a guardare all’Eucaristia come mistero che ci coinvolge, e ad unirci a questo mistero di redenzione. La nuova beata chiedeva che tutta la sua vita fosse conforme a Gesù, per divenire sacrificio gradito al Padre. La nostra preghiera implori che la redenzione sia accolta da tutti e che ogni nostro atto, gesto, parola e decisione sia conforme alla volontà del Figlio, che è la volontà stessa del Padre».Nell’omelia della Messa a San Pietro, il vescovo aveva in precedenza sottolineato la presenza reale del Signore Gesù nell’Eucaristia, che è nutrimento che «va custodito e condiviso coi fratelli. Lì c’è Colui che ci ha salvato noi nel Suo unico sacrificionel mistero pasquale ». Tale sacrificiosi è verificato storicamente e si ripresenta con tutta la sua forza sacrificale ad ogni Messa. «Non sempre è possibile accostarsi alla mensa eucaristica, ma sempre possiamo accedere alla mensa della Sua Parola. Preghiamo per avere la forza di testimoniare Gesù ad ogni nostro fratello!». In serata, Palletti ha presieduto i Vespri solenni e la processione eucaristica nella città vescovile di Brugnato, così come aveva fatto il giovedì precedente a Sarzana. A Brugnato ha fatto corona al Santissimo Sacramento la tradizionale e bella “infiorata”.
di Francesco Bellotti

Un libro su don Franco
Tra le figure sacerdotali che hanno studiato il pensiero mistico della nuova beata Itala Mela, un posto di rilievo spetta a monsignor Franco Ricciardi, che fu a lungo parroco di Lerici, direttore spirituale e rettore del seminario e vice postulatore della causa di beatificazione. “Don Franco” si è spento due anni or sono, e proprio lunedì scorso – due giorni dopo la beatificazione – è ricorso il secondo anniversario della sua scomparsa. Il suo ricordo resta molto vivo in quanti lo hanno conosciuto, anche per la profonda testimonianza spirituale da lui sempre offerta. Alla Casa del clero della Spezia, guidata dalle suore della Piccola Opera “Regiona degli apostoli”, aveva dato vita per vari anni al gruppo della “famiglia sacerdotale”, ispirato proprio al pensiero di Itala. Ora le suore della Piccola Opera hanno curato la pubblicazione di un libro che di don Franco ricorda la vita e la testimonianza. La presentazione del libro, giovedì 25 luglio nella chiesa parrocchiale di San Francesco, rappresenterà così quest’anno l’”anteprima” della festa di “Avvenire” di Lerici, un’altra iniziativa proprio da lui ideata e avviata nel 1975. Il libro sarà presentato da suor Paola Barenco, lericina e oggi madre generale della Piccola Opera, che sarà intervistata da Egidio Banti.

Settimana estiva per le famiglie
Anche quest’anno l’ufficio diocesano per la Pastorale delle famiglie propone, dal 6 al 13 agosto, una settimana estiva di formazione, di preghiera e di svago. L’iniziativa si terrà alla “Casa Don Bosco “ di Castagno d’Andrea, nelle foreste appenniniche del Casentino, in Toscana. L’iniziativa viene proposta alle famiglie come momento da vivere in un ambiente sereno e stimolante, quindi un’esperienza di amicizia, di contatto con la natura e di confronto, nella quale ognuno è invitato a partecipare alla vita comunitaria anche aiutando in cucina, o nelle attività giornaliere. In cucina ci sarà come negli anni passati Maria Grazia. Il tema della settimana sarà “I linguaggi del perdono”. Sono previste escursioni nei dintorni di Castagno D’Andrea, ed una giornata alla splendida pieve di Romena, in incontro con il rettore don Luigi Verdi. Chi partecipa potrà percorrere un percorso che si sviluppa intorno alla pieve, in un suggestivo sentiero tra campagna e boschi del Casentino. Sono otto tappe, scandite da altrettante icone e da brevi testi, che invitano a soffermarsi su alcune parole importanti: umiltà, fiducia, libertà, leggerezza, fedeltà, perdono, tenerezza, amore. Romena è un “porto di terra” nel quale si può sbarcare per un’ora, per un fine settimana, o per tempi più lunghi, a seconda della propria disponibilità. Il sogno è che chiunque, quando riparte, possa sentirsi accompagnato da un segno di autenticità e da un vento di speranza. Per le famiglie della diocesi, partecipare al campo famiglie può essere un momento di svago, di amicizia, di condivisione, in semplicità e sobrietà. I costi sono fissati in 190 euro a persona. I bambini sino a cinque anni sono accolti gratis, mentre da sei a dieci anni la quota è di 120 euro, e da 11 a 14 è di 150 euro. Per informazioni e prenotazioni, telefonare al n. 328.583.4990.

L'intelligenza delle mani e il futuro dei nostri giovani
La formazione professionale, alla Spezia, si svolge sempre di più nel segno del metodo educativo di Don Bosco. Se ne è avuta una conferma nei giorni scorsi con la tradizionale “festa di fine anno” organizzata da insegnanti e allievi del Ciofs, l’ente di formazione delle suore salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice: una festa, ma anche molto di più, ovvero l’occasione per fare il punto su un tema sociale di primaria importanza nelle trasformazioni del nostro tempo. L’incontro del Ciofs ha così consentito di mettere bene in evidenza punti chiave di un cammino che vuol fare dei ragazzi gli uomini e le donne del “lavoro buono” e delle teste ... bene fatte. “L’intelligenza delle mani – ha detto l’imprenditore Franco Costa, presidente della multinazionale Costa Group –, che può iniziare anche dai livelli più semplici e modesti, l’impegno e il voler andare avanti sono gli ingredienti primi per costruirsi un futuro lavorativo”. Anche la testimonianza del sindaco Massimo Federici è stata sulla stessa lunghezza d’onda: un invito forte ai giovani, e a tutti, ad adattarsi anche a lavori semplici e meno elevati, per partire e non fermarsi, coltivando comunque progetti alti e ambiziosi. La festa, coordinata ancora una volta dalla direttrice suor Maria Grazia Storace, dalle sue collaboratrici e dai suoi collaboratori, non ha chiuso dunque un percorso, bensì ha offerto riflessioni profonde sul già fatto così sul molto che rimane da raggiungere. Il tema è stato “La grammatica della vita”, tema suggerito in qualche modo dallo stesso Don Bosco: “La gratitudine è un fiore che ha le radici in cielo”. Ragazzi e ragazze dei diversi corsi professionali sono parsi comprenderlo bene, così come anche l’altra affermazione di Don Bosco: “In ogni giovane, anche il più disgraziato, c’è sempre un punto accessibile al bene”.

Pellegrinaggio mariano a Ziona
Il pellegrinaggio mariano del mese di luglio avrà luogo sabato primo luglio a Ziona di Carro. Alle 8 ci sarà il ritrovo di sacerdoti e fedeli presso la cappella della Guardia, in località Cerro, quindi la processione sino alla chiesa parrocchiale della Madonna della Santa Speranza, con alle 8.30 la Messa del vescovo Palletti. Al termine, rinfresco per tutti. Un pullman per i pellegrini partirà alle 6.30 da Lerici via Spezia (piazza Europa), Riccò del Golfo, Brugnato.

Lutero e il diritto
”Lutero e il diritto,– certezza della fede e istituzioni ecclesiali” è il titolo dell’ ultima opera di don Nicola Reali, sacerdote spezzino che da anni insegna Teologia pastorale dei sacramenti a Roma, al Pontificio Istituto “Redemptor Hominis” dell’università Lateranense. In questa sua ultima fatica, don Reali prende lo spunto dal fatto che il 10 dicembre 1520, a Wittenberg, Lutero bruciò, insieme alla bolla di scomunica di Papa Leone X, il “Corpus iuris canonici”, ovvero la più “disprezzata” struttura giuridica della Chiesa romana. Tuttavia, rileva lo studio, negli scritti di Lutero non è assente il riconoscimento di un profilo evangelico del diritto mondano, e neppure quello degli strumenti giuridici che debbono essere conservati nella Chiesa. Come può dunque convivere in Lutero la convinzione dell’inutilità del diritto con la consapevolezza che persino la comunità cristiana non può farne a meno? L’autore tenta di rispondere a questa domanda, inserendosi nel dibattito culturale e teologico legato alla ricorrenza del mezzo secolo dallo scisma.

E’ tornato “Batiston”
E’ tornato “Batiston”. Era avvenuto già l’anno scorso, dopo trentacinque anni di “silenzio”, e quest’anno di nuovo. Così, la tradizionale maschera spezzina, eponima del santo patrono di Migliarina, ha fatto di nuovo la sua comparsa venerdì sera, nella vigilia di San Giovanni Battista. E proprio sul sagrato della chiesa parrocchiale, dove all’imbrunire le è stato appiccato il fuoco. Un fuoco purificatore, non certo distruttore, simbolo di quella luce di fede che, a ridosso del solstizio d’estate, da tanti secoli la figura del Battista indica a tutti, credenti e non credenti. Questo ritorno di “Batiston”, voluto dal parroco don Carlo Brizzi e dagli organizzatori della festa patronale, è la conferma, ci sembra, di come le radici di un popolo restino salde, al di là delle innovazioni più o meno globali che sembrano travolgerci. In tanti hanno fatto cornice, non a caso, all’evento di ieri l’altro sera, così come alle tante iniziative di questi giorni. Merito in particolare dei commercianti di via Sarzana e di largo Marcantone, sempre legati al loro patrono, con in testa il presidente del Civ (centro integrato di via) Marco Stefanelli. Ieri, oltre al parroco, hanno celebrato Messa don Italo Sommi, curato a Migliarina negli anni Sessanta, e, alla sera, il vescovo emerito Bassano Staffieri. Oggi ci saranno ancora le bancarelle in viale Italia, a conferma che di vera e propria festa di popolo si tratta.(E.B.)

Anniversari sacerdotali
Ricorrono nei prossimi giorni alcuni anniversari sacerdotali. Martedì prossimo 27 giugno saranno venticinque anni dall’ordinazione di monsignor Enrico Nuti, vicario generale della diocesi. Giovedi, festa di San Pietro e Paolo, ricorre invece il cinquantesimo di Messa di don Carmine Capasso, arciprete a Sesta Godano. Lo stesso giorno celebrano sessant’anni di sacerdozio don Luigi Capitani, don Alfredo De Simoni, don Ercole Garfagnini, ordinati preti nel lontano 1957. Vivissimi rallegramenti e, a tutti, “ad multos annos..!”.

Mazzetta festeggia san Pietro
Giovedì prossimo 29 giugno la parrocchia di Mazzetta festeggia con solennità il proprio patrono San Pietro. La Messa al mattino sarà celebrata dal parroco don Sergio Lanzola e quella vespertina sarà presieduta alle 18.30 dal vescovo emerito Bassano Staffieri accompagnata dai canti del laboratorio di musica sacra. Per l’occasione è stato pubblicato un numero speciale di “Communio”, il periodico della comunità parrocchiale, dedicato alla figura di san Pietro, con il testo di una omelia pronunciata nel 2006 da Papa Benedetto XVI. Nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì, dalle 19 in poi, festa popolare in oratorio con piatti tipici e specialità gastronomiche locali.

Sarubbi interpreta San Pietro
Nel quadro delle feste patronali mercoledì prossimo, nei locali della parrocchia di Mazzetta, è in programma alle 21.30 lo spettacolo teatrale “Seguimi, da oggi ti chiamerai Pietro”, interpretato da Pietro Sarubbi, il Barabba del film “La Passione” di Mel Gibson.

Riconoscimento a don Martini
L’altro sabato, alla Spezia, l’associazione Partigiani cristiani, nel corso di un’assemblea, ha consegnato la tessera onoraria e una pergamena a don Franco Martini, animatore del consorzio sociale “Cometa”, per la collaborazione offerta all’associazione. Hanno consegnato l’omaggio (nella foto) il presidente Franco Bernardi e il socio partigiano Luigi Bracali. E’ stata inoltre espressa soddisfazione e gratitudine al Papa per l’avvenuta firma, proprio il giorno prima, del decreto che autorizza la beatificazione di Teresio Olivelli, autore della poesia “Ribelli per amore”, punto di riferimento per i partigiani cristiani, e non solo.

La Pianta celebra San Paolo
La parrocchia di San Paolo alla Pianta festeggia giovedì il proprio patrono. Le Messe saranno alle 9.15 e alle 18. Nelle serate da giovedì a sabato ci saranno “cene insieme” nel cortile della chiesa, allietate da musiche di complessi giovanili locali, giochi e pesca di beneficenza.

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