Sopprimere il mercato del 21 Luglio a causa di una ricorrenza è una scelta politica della Giunta, decisa nonostante il parere negativo, più volte sottolineato dalla nostra Associazione di categoria. Questo metodo, a nostro avviso poco costruttivo, di amministrare con strumenti decisionali a senso unico il commercio su area pubblica in città, è deleterio per gli operatori che rappresentiamo e irrispettoso del lavoro altrui.
Gli ambulanti si trovano in forte disagio, perché reputano necessario dover compartecipare alla ricorrenza e si sono resi disponibili più volte a trovare compatibilità logistiche tra le aree destinate all'intrattenimento per la celebrazione e il suolo pubblico occupato dagli stessi operatori. Tutto questo al fine di poter affiancare il commercio in sede fissa per attrarre il maggior numero di visitatori durante la ricorrenza. Il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione non può essere calpestato, sopratutto in un momento di forte recessione economica.