fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Rialzare gli argini sul Magra, Sarti e Poletti (Legambiente): "Basiti al solo pensiero. Urbanizzare la piana di Arcola errore del passato che sembra però non avere fine. Ci opporremo in tutti i modi" In evidenza

Abbiamo letto dell'accordo raggiunto da Confindustria, Comune di Arcola e Regione al fine di rialzare gli argini del fiume Magra ad Arcola per permettere l'allargamento di capannoni esistenti e la costruzione di nuovi. Rimaniamo basiti che a una tale cosa gli Enti pubblici abbiamo anche solo pensato!

Oltretutto il protocollo avrà come "conseguenza" l'esborso, da parte della Regione Liguria, di un finanziamento di 400.000 Euro, necessari per
realizzare gli interventi. Allora il messaggio che passa qual è? Che tutte le volte chi si vuole colare nuovamente un po' di cemento nella piana del Magra si può provare a mettere mano al Piano di bacino che vincola certi terreni, e allora per questo si fa o si rialza un argine e oplà il gioco è fatto? Costruzioni e capannoni a gogò con rischio residuo diminuito? E poi abbiamo il coraggio di parlare di piani a zero consumo di territorio?


Intanto bisogna chiedersi: alzando un argine ad Arcola per diminuire il rischio idraulico questo cosa comporta valle? La risposta è semplice! A valle di quel punto il rischio aumenta! È ovvio che, anziché spalmarsi su un tratto più ampio il rischio viene solo spostato a valle di Arcola, cioè a Sarzana e ad Ameglia, ma già anche a Romito nello stesso comune di Arcola.
Poi ci si riempie la bocca di parole come rischio residuo, che può essere annullato se si passa da una piena trentennale a una centennale e duecentennale, facendo calcoli scritti ... sull'acqua! La Sicurezza idraulica totale, come sappiamo, non esiste e il rischio residuo imporrebbe la scelta di buon senso di impedire nuove costruzioni al di là dell'argine per quanto esso possa essere alto.


La verità è che industrializzare (e urbanizzare) la Piana di Arcola è stato un errore commesso in un epoca di maggiore ignoranza, quando l'uomo e la sua politica credevano di non aver alcun limite alo sviluppo e di poter dominare la natura anziché adattarvisi; purtroppo certi rigurgiti di quello sviluppismo demenziale pare che allignino ancora nel XXI secolo ...


Quindi se alcune aziende di Arcola hanno bisogno di nuovi spazi, cerchino altrove aree che garantiscano un'espansione in piena sicurezza, anziché esercitare pressioni per poter fare quello che gli pare nella piana. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a una simile scellerata prospettiva.

 

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.