"Il sindacato – ha detto – storicamente parlando è stata una benedizione. Ovvero un grande strumento per venire incontro alle situazioni di oppressione dei lavoratori e delle lavoratrici, che all'inizio del periodo industriale erano costretti a turni massacranti, con sfruttamento del lavoro minorile ed assenza di ogni tutela. L'azione del sindacato, sul fronte dell'impegno dei laici, ha ispirato e si è poi affiancata alle iniziative della dottrina sociale della Chiesa, a cominciare dall'enciclica Rerum novarum di Papa Leone XIII". Per questo Rebecchi ha sottolineato l'attualità del sindacato in tempi di crisi economica e di "nuove povertà", che non sono solo le povertà individuali o delle famiglie, ma di veri e propri territori, come, in provincia della Spezia, la Val di Vara. Di qui l'invito alla Cisl ad essere sempre all'altezza della sua storia e delle sue tradizioni, nella difesa della persona del lavoratore e della sua famiglia. Il concetto di sindacato come "benedizione" è stato ripreso da vari interventi, in particolare da quello conclusivo della segretaria confederale Anna Maria Furlan.