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Imprenditori e professionisti a lezione sulla Riforma Fornero in Confartigianato

Lavoro a progetto; lavoro autonomo (partite iva); associato in partecipazione; lavoro accessorio; contratto a termine; contratto a chiamata e apprendistato, questi sono i capitoli più salienti della riforma del lavoro Fornero entrata in vigore il 18 luglio.

Confartigianato ne ha discusso nel corso del seminario 'La Riforma del Lavoro: quali opportunità per le aziende?' con imprenditori e professionisti. Sono intervenuti Giuseppe Menchelli, Direttore Confartigianato La Spezia; Armando Benvenuti, Presidente Ordine Consulenti del Lavoro; Paolo Ravagli Responsabile nazionale del settore Previdenziale e Fabio Antonilli, Responsabile nazionale Settore Contrattuale e Bruno Nobile, Capo Servizio Ispezione DTL La Spezia. L'incontro ha evidenziato fattori positivi e negatività della riforma in vigore per cercare di far capire agli imprenditori come gestire al meglio le relazioni e i contratti nella loro azienda. "Viene valorizzato l'apprendistato come da noi sempre richiesto, ha sottolineato il direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli, dall'altra parte ci sono però maggiori oneri per le imprese e maggiore rigidità in entrata. Aspettiamo il monitoraggio, a cura dell'Istat, previsto dopo il primo anno di applicazione della legge per dare il nostro giudizio. A luglio 2013 se le assunzioni saranno aumentate sarà positivo, se al contrario, come temiamo, saranno diminuite, chiederemo di riprendere in mano la legge, modificandola."

Il contratto a progetto è ridimensionato e non può consistere in una mera riproposizione dell'oggetto sociale o attività svolte con modalità analoghe dai lavoratori dipendenti; stretta sull'uso delle partite iva se il contratto dura più di 8 mesi all'anno, se rappresenta l'80% dei suoi corrispettivi o si utilizzi una postazione fissa presso il committente; cambiamenti anche per gli associati in partecipazione (max 3 associati). In questo caso la prestazione lavorativa deve essere connotata da competenze teoriche di grado elevato o comprovate esperienze lavorative; nel contratto a termine c'è un aumento contributivo dell' 1,4% dal 1.1.2013, e vengono stabiliti intervalli tra un contratto e l'altro: 60 giorni contratti fino a 6 mesi, 90 giorni contratti oltre 6 mesi; per il contratto a chiamata, visti gli abusi rilevati dagli ispettorati del lavoro, viene introdotta la comunicazione obbligatoria preventiva in occasione di ogni chiamata del lavoratore. La sanzione in caso di inadempimento va da 400 a 2400 euro. Per l'apprendistato c'è un innalzamento del rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati (dal 2013) e viene introdotta una durata minima del contratto pari a 6 mesi (esclusi stagionali). Il seminario è stato patrocinato dall'Ordine dei Commercialisti e dall'Ordine dei Consulenti del lavoro. Per ulteriori informazioni sulle novità è possibile rivolgersi al Responsabile Area Lavoro di Confartigianato, Marco Carloni, tel. 0187286629-11 mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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