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Il Comune della Spezia su Piazza Verdi decide nuovamente di ricorrere al TAR In evidenza

E' dunque bene che la cittadinanza sappia che il Comitato Piazza Verdi aveva proposto ai nostri amministratori la ricerca di una soluzione che potesse far sì che la Piazza venisse terminata nel minor tempo possibile, cosa che invece, ricorrendo alla Giustizia, non sarà.


Avevamo proposto di andare in delegazione a parlare tutti insieme con il Ministero: Amministratori, Comitato e Soprintendenza, alla ricerca di un compromesso (parola evidentemente poco amata dal nostro Sindaco). Si poteva proporre di ripiantumare meno alberi di quelli prescritti dal Ministero, si poteva almeno cercare un accordo comune. Noi ci saremmo prestati a perorare, ancora una volta, la causa della città che ormai, alberi o non alberi, non ne può più di vedere il proprio centro storico devastato dalla presenza di ben due cantieri che penalizzano pesantemente sia le attività commericali che i residenti. La risposta a questa nostra disponibilità è davanti agli occhi di tutti: un nuovo ricorso al TAR che comporterà altre spese e un quasi certo allungamento dei tempi di realizzazione del progetto. Appare evidente, infatti, che l'autorizzazione avuta dal Comune a lavorare sulle parti laterali è vincolata alla accettazione delle prescrizioni presentate dalla Soprintendenza che riguardano il ripristino del verde anche in quelle zone.
Se il Comune rifiuta quelle prescrizioni e ricorre al TAR, quale ente potrebbe tollerare che si continuasse a lavorare rischiando, in caso di vittoria di fronte al tribunale amministrativo, di ritrovarsi nel frattempo un progetto praticamente ultimato o comunque non più rivedibile ?
Insomma la tecnica di mettere ancora una volta tutti di fronte al "fatto compiuto" potrebbe davvero non funzionare... E allora ? Di chi sarebbero, anche questa volta, le responsabilità dell'allungamento dei tempi dopo quelle dovute alla mancata esecuzione della cosiddetta "archeologica preventiva"? I cittadini queste cose devono saperle e noi vogliamo dirle molto chiaramente. Il Comune vada dunque al TAR, ma da domani nessuno dica più che la colpa dei ritardi è di coloro che hanno protestato, visto che è da quando questa vicenda è iniziata che i nostri amministratori non sanno far altro che sperperare denaro pubblico nei tribunali fregandosene apertamente delle esigenze dei cittadini tutti: commercianti e residenti in testa.

 

Massimo Baldino (Comitato Piazza Verdi)

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