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Maxi-pulizia alle Grazie, un container e una chiatta riempiti di rifiuti inquinanti (foto) In evidenza

Dal mare è veramente uscito di tutto, dalle batterie agli estintori ed ai copertoni, da materiali plastici di ogni tipo e fattura a rottami ferrosi.

Si è chiusa, sfidando il meteo, la 29^ edizione dell'Operazione Marepulito organizzata nella baia delle Grazie dalla Pro Loco. Si tratta della più grossa e complessa operazione ambientale costiera della Liguria per rifiuti raccolti, numero di operatori e mezzi impegnati in mare ed in terra.

Anche quest'anno, seppur con un clima incerto e con un'organizzazione limitata per le problematiche dovute alla pandemia, è stato raggiunto un nuovo record: eliminati dal mare 65 metri cubi di inquinanti, ovvero sono stati riempiti un container ed una chiatta di inquinanti.

Alla manifestazione hanno partecipato 130 persone, con tre mezzi navali pesanti, sei imbarcazioni di supporto, sette gommoni, tre camion, una mezzo meccanico, tre veicoli a terra ed altre unità minori, in particolare in mare si sono immersi 48 sommozzatori tra professionisti e volontari. Dal mare è veramente uscito di tutto, dalle batterie agli estintori ed ai copertoni, da materiali plastici di ogni tipo e fattura a rottami ferrosi, per poi arrivare a due motori, una bicicletta e due relitti di barca.

La manifestazione si è svolta con il patrocinio di Comune di Porto Venere, Provincia della Spezia ed Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.

L'evento si è svolto nel borgo delle Grazie, nel territorio di Porto Venere. Si tratta della 29^ edizione di Operazione Marepulito, anno 2021, cioè la grande manifestazione organizzata dalla Pro Loco graziotta, con il patrocinio ed il supporto del Comune di Porto Venere, con la collaborazione del ComSubIn della Marina militare e con il supporto operativo di decine di enti, associazioni e volontari, per ripulire la costa, i fondali e il litorale della più bella baia naturale della Liguria.

Questo sabato, dopo un anno di stop per l'emergenza Covid, sfidando anche il tempo incerto, dalle 10 del mattino, il borgo delle Grazie ( "città dei palombari" e "porto delle vele d'epoca"), un paese di marinai, subacquei e maestri d'ascia, legato a filo doppio alla cultura marinaresca più classica, si è animato da professionisti delle immersioni, tecnici, appassionati, ragazzi e semplici gruppi di persone di ogni età che, ogni estate, danno una ripulita seria alla costa e al fondale marino.

Negli ultimi tre giorni ci sono state tutte le attività preparatorie per la fase finale che si è svolta questo sabato mattina. Tecnici ed esperti hanno rilevato materiali inquinanti e relitti sul fondo, subacquei hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza dei siti e ci sono state tutte le azioni preparatorie per il recupero dei "pezzi" più grandi, infatti l'attività del sabato è solo limitata al recupero di gran parte degli inquinanti già individuati.

Quest'anno, oltre al grande e fondamentale contributo operativo dato dai reparti subacquei della Marina, la collaborazione che arriva dalle aziende del settore e dai gruppo di volontari, il progetto vede il patrocinio del Comune di Porto Venere (che garantisce un supporto logistico e lo smaltimento di gran parte del materiale), della Provincia e dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Tra gli enti e le associazioni presenti vi sono: Marina Militare (ComSubIn e CSSN), CMRE NATO, Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Cnes, Protezione Civile Porto Venere, Gruppo Sub Ospedale, Spezia Sub, Sepor, Servizi Portuali e Turistici Srl, PortoVenere Sviluppo Srl, Borgata Marinara Le Grazie, Forza e Coraggio, Pubblica Assistenza Croce Bianca Le Grazie, Portovenere Itticoltura, Cooperativa Mitilicoltori Spezzini, Legambiente, Edil Ligurie, Sa Bastia e Drafinsub. Senza dimenticare lo staff della stessa Pro Loco graziotta che garantisce il supporto tecnico e logistico all'operazione.

Purtroppo, vista la condizione pandemica in corso, le attività hanno avuto delle limitazioni, ad esempio non sono state coinvolte le scuole ed i bambini, con la speranza di poterle riprendere quanto prima

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