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Colpo grosso di Crédit Agricole: ecco l'enfant prodige dell'hockey italiano In evidenza

Il 16enne Matteo Cardella entra a far parte della squadra sarzanese.

Matteo Cardella Matteo Cardella

Il colpo era nell’aria. Era il giocatore più sognato e desiderato sia dal presidente Maurizio Corona che dal mister Alessandro Bertolucci.

Un colpo che si è perfezionato nell’ultima settimana, anche se le voci davano da tempo Crédit Agricole Sarzana sulle tracce di un’autentica promessa dell’hockey giovanile per completare la rosa, e, dal cilindro del presidente, ecco uscire il nome di Matteo Cardella, del CGC Viareggio, l’enfant prodige dell’hockey italiano.

Una pietra preziosa che mister Bertolucci ritroverà dopo due anni e dovrà finire di forgiare. Numeri d’alta classe per questo ragazzo classe 2004 già messosi in mostra negli Europei Under 17 di Torre Vedras in Portogallo della scorsa estate, quando è stato grande protagonista con la nazionale azzurra, risultando di gran lunga il miglior giocatore della competizione.

Mister Bertolucci è entusiasta del suo arrivo: “Matteo è un ragazzo di grande prospettiva, un sedicenne con la mentalità di un ventenne, sa quello vuole e vive per l’hockey. Tecnicamente completo, dotato di visione di gioco e gran pattinaggio, ma la sua prerogativa è l’intelligenza tattica, un ragazzo che abbiamo cresciuto io e Mirko (Bertolucci, ndr) già dai primi passi, una scommessa proiettata al futuro. Sono certo - conclude mister Bertolucci - che Matteo sarà una scommessa vincente".

Gli fa eco il Presidente Maurizio Corona: "Per me è stato subito amore a prima vista da quando lo vidi giocare con la maglia del CGC nelle giovanili. Una pedina che si incastra perfettamente nel nostro mosaico. Sono orgoglioso di averlo portato a Sarzana e di avere superato la concorrenza di numerose società. Cardella è un giocatore che ha nelle corde le potenzialità per arrivare molto in alto e il fatto di poterlo avere con la nostra squadra rappresenta una grande motivo di orgoglio per tutti coloro che tifano rossonero. Come ho detto ai miei collaboratori godiamoci questo ragazzo perché sicuramente in futuro lo vedremo indossare maglie molto importanti. Matteo è un predestinato".

Tommaso Colamaria, allenatore della nazionale under 17 che ha allenato Matteo negli ultimi europei di Torre Vedras, spende parole importanti per il neorossonero: ”Hockeysta moderno ma con basi del passato, Matteo sorprenderà nonostante i suoi soli 16 anni, per come irromperà ed impatterà nel campionato di A1, con l’umiltà di chi sa di essere forte e “condannato” a dare sempre di più degli altri e per gli altri. Qualche anno fa, in occasione di una finale giovanile, lo incrociai col braccio al collo quindi fuori gioco e lui: “mi fa rabbia che i miei compagni sono lì dentro a lottare e io non posso aiutarli” e pianse, 13 anni, segnale inequivocabile! Tecnica individuale a partire dal pattinaggio in entrambe le fasi: completa, pulita, tatticamente efficace, bilateralità totale ed intensità. Personalità e soprattutto il coraggio e la velocità di operare scelte in ogni situazione e condizione di gioco. Lui con Andrea Borgo sono per me tra i sei nostri hockeisti piu completi ed efficaci degli ultimi 10 anni; adesso sta a loro mantenere l’umiltà che hanno, continuare a lavorare, ascoltare e non avere troppa fretta”.

Ma veniamo ai dettagli: Matteo Cardella è nato nel 2004 e, nonostante la sua giovanissima età, presenta un curriculum hockeystico degno di nota.

“All’età di sette anni volevo imparare a pattinare e così mia madre mi portò al CGC Viareggio perché sapeva che c’erano i fratelli Bertolucci che seguivano l’avviamento al pattinaggio – racconta Matteo – Ho pattinato per quasi due anni senza tamponi e senza stecca poi quando ho iniziato ad usarla è stato amore a prima vista, nonostante sino a quel momento non sapessi neppure cosa fosse l’hockey. Alessandro e Mirko Bertolucci sono riusciti a trasmettermi l’amore, la passione per questo sport che è diventato la mia priorità. Con le giovanili del CGC siamo arrivati sin dal primo anno alle finali scudetto senza però purtroppo mai vincerle. Oltretutto non ho potuto giocare le finali della categoria under 15 a Follonica, in cui partivamo tra i favoriti per la conquista del titolo, per un infortunio al braccio avvenuto alla vigilia della partenza. Una cosa però ho imparato: certamente che anche le cose negative aiutano a crescere e a fortificare il carattere. Negli ultimi due anni non ho potuto disputare il campionato under 17 perché il CGC Viareggio non aveva la squadra, ho disputato solo l’under 19 e la serie B. Ma il 29 gennaio 2019 a soli 15 anni ho esordito in serie A1 con la maglia del Viareggio contro il Sandrigo. E alla fine della stagione c’è stata la chiamata in nazionale under 17 da mister Colamaria per disputare gli Europei in Portogallo dove siamo arrivati terzi".

La nazionale per te cosa è stata?
“È stata una meravigliosa esperienza indossare la maglia azzurra, è il sogno di ogni sportivo che si avvera e poi indossarla in Portogallo che è considerata la patria dell’hockey è certamente un'emozione speciale”.

I tuoi hobby, i tuoi interessi, che scuola frequenti, per quale squadra di calcio tifi? Sei fidanzato?
“Non ho hobby particolari, frequento la terza liceo sportivo a Viareggio, la mia squadra del cuore di calcio è la Juventus e sono sentimentalmente libero".

Sei felice di essere arrivato a Sarzana? Quale è stata la ragione per cui lo hai fatto?
“La ragione che mi ha spinto a venire giocare a Sarzana è che ho un conto in sospeso con il mister (ride, ndr). Deve finire di insegnarmi ancora tante cose per diventare un vero giocatore, me lo aveva promesso quindi vediamo se sarà di parola”.

Il presidente ti definisce la ciliegina sulla torta di questa squadra, cosa ti aspetti da questa stagione?
“Il Presidente ha sempre speso parole importanti su di me e mi sta dando tanta fiducia. Io spero con tutto il cuore di non deluderlo, sicuramente farò il possibile perché questo non accada e non vedo l’ora d’iniziare. Lo so che sono molto giovane ma ho le idee chiare, sportivamente parlando, e sono sicuro che nelle mani di Alessandro Bertolucci riuscirò a tirare fuori il meglio di me”.

Lo sai che la società e il mister dicono che giocherai in under 19, in serie A1 e la domenica in serie A2 .... di fatto starai in pista sette giorni su sette. Un grande impegno, ti piace l'idea?
“So che le intenzioni del mister e della società sono quelle di farmi giocare in tre categorie, di una cosa sono certo: non avrò tempo di annoiarmi”.

Cosa vuoi dire ai tifosi del Sarzana?
“A tutti i tifosi del Sarzana dico che non vedo l’ora di farmi conoscere e apprezzare da loro. Avrò bisogno del loro sostegno, mi hanno raccontato che a Sarzana squadra e tifosi sono una grande famiglia. Io sono certo che ci sarà da divertirsi ed è per questo voglio ringraziare il Presidente Maurizio Corona e Mister Alessandro Bertolucci per questa grande opportunità”.

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