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Trasporto pubblico locale, le precisazioni del presidente della Provincia Peracchini In evidenza

Peracchini risponde a Dina Nobili. 

Pierluigi Peracchini Pierluigi Peracchini

Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un fiorire di teorie incomprensibili sulla gestione dei servizi di trasporto pubblico. Di oggi è l’odiosa ennesima strumentalizzazione da parte dell’esponente del PD Dina Nobili. Purtroppo non si tratta solamente del non aver letto né compreso il contenuto delle delibere votate e approvate già da dicembre scorso in Consiglio Provinciale: nel tentativo di cavalcare fantasiose ricostruzioni a fini elettorali, la Consigliere Nobili ha completamente smarrito il puntuale contenuto dei provvedimenti che la Provincia ha adottato negli ultimi sette mesi. Li riepilogo nella speranza di far piazza pulita delle tante speculazioni pretestuose e infondate che stanno circolando.

La modalità di affidamento dei servizi di trasporto al gestore locale ATC Esercizio Spa è stato già deliberato con il provvedimento di Consiglio Provinciale n. 62 del dicembre 2019 ed è l’In House providing. Quindi, agitare spauracchi sulla modalità di affidamento è solo una strumentalizzazione che stride con la realtà degli atti amministrativi. L’affidamento del servizio è con modalità In House ad ATC Esercizio e così è stato già deciso e votato.

Quella stessa delibera del dicembre scorso, nel delineare l’assetto della governance del TPL sul territorio, ha inoltre previsto l’introduzione dello strumento dell’Agenzia per la mobilità che il Consiglio Provinciale ha formalmente approvato martedì scorso 30 giugno.

L’Agenzia, individuata in ATC MP Spa in applicazione delle previsioni della Legge Regionale adeguate a questo scopo proprio dall’attuale maggioranza del Presidente Toti, consentirà alla Provincia e ad ATC Esercizio di lavorare preservando l’equilibrio finanziario del fondo che finanzia il servizio di TPL e ciò grazie anche ai legittimi benefici di natura fiscale che ne derivano.

La proroga dell’attuale contratto di servizio con ATC Esercizio Spa, votata dal Consiglio Provinciale martedì scorso e di cui la collega Nobili chiede oggi il perché, è applicazione delle previsioni di un decreto votato in Parlamento dal suo partito e che se lei avesse letto avrebbe evitato la brutta di figura di porre questa domanda. Si tratta del Decreto legge n. 34/2000 che, all’art. 92 comma 4ter, ha sospeso e differito al 31 luglio 2021 (dodici mesi dopo l’attuale scadenza dello stato d’emergenza Covid) tutte le procedure di affidamento in corso relative al settore del TPL. Tra queste vi ricade anche la nostra procedura In House verso ATC Esercizio Spa.

Coloro che strumentalmente paventano rischi sul metodo di affidamento del servizio di trasporto, alimentano paure senza contenuto: il metodo di affidamento In House è stato già deciso e deliberato, l’Agenzia per la mobilità è stata deliberata e approvata, la proroga del contratto con Esercizio cui seguirà la stipula del nuovo contratto scaturito con l’affidamento in House, è applicazione tout-court di una legge dello Stato italiano.

Il problema che attualmente ci investe e sul quale le mie amministrazioni, comunale e provinciale, stanno lavorando insieme ad ATC Esercizio è quello provocato dal crollo verticale degli introiti derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio che rappresentano una fetta determinante dei ricavi dell’azienda di trasporto. La Consigliere Nobili sa bene che il plafond dei contributi per il TPL non è stato minimamente intaccato ma dovrebbe sapere altrettanto bene come nessun intervento governativo sia stato ipotizzato per arginare il danno ingente provocato dalle mancate vendite di biglietti per oltre il 90% del budget.

Invece di chiedere a me come intenda io affidare il servizio di TPL, domanda retorica di cui conosce la risposta perché già scritta della Delibera di Consiglio n. 62/2019 (ovvero mediante affidamento In House ad ATC Esercizio), provi ogni tanto a fare domande più utili al suo Governo e ai suoi Ministri, l’on. De Micheli in primis. Invito la Consigliere Nobili a chiedere insieme a me se a Roma, oltre a tenerci imprigionati e imbottigliati su strade e autostrade, abbiano maturato una qualche idea che possa sostenere il sistema delle aziende di trasporto pubblico travolte da un deficit di vendita di biglietti senza precedenti nella nostra storia. Queste sì che sarebbero domande di cui al momento non conosciamo la risposta ma che tutti gli esponenti del PD si guardano bene dal porre al loro Governo: per loro è sempre meglio fare domande retoriche a me anziché provare a fare qualcosa che serva veramente ad ATC Esercizio, alla nostra rete infrastrutturale, ai pendolari, ai lavoratori e ai cittadini tutti.

 

Il Presidente della Provincia della Spezia

Pierluigi Peracchini

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