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"Iren, la pandemia non ferma il lucro aziendale" In evidenza

Il comunicato di FILCTEM - FEMCA e UILTEC La Spezia.

Incomprensibile il comportamento della delegazione aziendale a fronte delle richieste unitarie avanzate dalle OO.SS. L’azienda in questo momento così critico che noi tutti stiamo vivendo conferma un atteggiamento miope e irresponsabile, si rifiuta di ricercare soluzioni condivise e continua ad ostacolare tutte le legittime istanze territoriali svilendo di fatto il ruolo delle RSU e delle OOSS come unico vero strumento di difesa dei lavoratori.

La situazione è a dir poco paradossale; l’azienda continua giornalmente ad erogare servizi essenziali mantenendo attiva la fatturazione, nel frattempo il consiglio di amministrazione si aumenta di fatto le retribuzioni dei propri consiglieri e contestualmente si incrementano i dividendi delle azioni di oltre 10 punti percentuali; mentre succede questo l’azienda decurta il premio di risultato dei lavoratori mettendo in discussione l’importo erogabile.

La disponibilità dei lavoratori in questa fase di grave emergenza, non solo non è stata premiata ma clamorosamente punita.
Non contenta, la delegazione aziendale di IREN con l’appoggio dell’Amministratore Delegato elimina di fatto i buoni pasto ai lavoratori posti in smart working dai provvedimenti del governo, lavoratori che hanno continuato a fornire la propria opera da casa, non per propria scelta ma per obblighi di sicurezza emanati dal governo e dal presidente del consiglio dei ministri.
Tale decisione di fatto colpisce le fasce più deboli (mamme con i figli a carico o persone con patologie), che saranno costrette a restare a casa vedendosi decurtare parte della retribuzione, ma garantendo comunque il fatturato all’azienda!

Non accettiamo lezioni di etica da chi guarda solo a logiche di mercato e di puro profitto dimenticando volutamente attenzioni verso i propri lavoratori e verso i propri clienti.
La decisione di IREN di abbandonare il tavolo di trattativa nazionale e il rifiuto a qualsiasi dialogo o confronto anche territoriale, ci costringe ad avviare lo stato di agitazione.
È il momento della assunzione di responsabilità e delle conseguenze che ne derivano, per ribadire la dignità del lavoro e delle persone, per il riconoscimento del loro valore e per dare un senso sociale ai servizi che forniamo.

FILCTEM - FEMCA - UILTEC LA SPEZIA

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