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"Siamo sulla linea del Piave, nelle prossime ore ci giochiamo la sfida con questa malattia" In evidenza

Il governatore Giovanni Toti: "Non possiamo concedere nulla al nemico, domani dovrà essere una domenica in casa".

"Domani dovrà essere una domenica in casa. Siamo sulla linea del Piave, non possiamo concedere nulla al nostro nemico. Nelle prossime ore ci giochiamo davvero la sfida con questa malattia, la distanza sociale è l'elemento che può aiutare la nostra sanità a superare l'onda di piena dei malati, che prevediamo ancora in arrivo per alcuni giorni ai nostri ospedali. Quindi è necessario l'impegno di tutti. Lunedì illustreremo una serie di misure per aiutare le famiglie e le imprese, messe in campo da Regione Liguria in aggiunta a quelle del Governo". Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto della situazione sul Coronavirus in Liguria alla luce dei numeri registrati oggi.

"La curva dell'epidemia è in espansione, come previsto – prosegue Toti – ma nessuno, grazie a uno enorme sforzo da parte di tutti, è rimasto senza le cure di cui aveva bisogno. Tutti coloro che hanno avuto bisogno hanno ricevuto le cure più appropriate".

"Purtroppo le vittime sono molte, un numero importante e difficile da accettare. Quello che possiamo dire, e lo facciamo con orgoglio, è che tutti coloro che potevano farcela, oggettivamente sono stati messi nelle condizioni di potercela fare. Il nostro sforzo continua: nei prossimi giorni salirà ancora il numero dei posti di terapia intensiva e di media intensità, mentre i numeri delle persone che sono al domicilio ci dice che la medicina del territorio sta dando risposte importanti. Crescono i guariti, la situazione è difficile, ma le cifre ci confermano che la macchina dell'emergenza sta funzionando. Finora abbiamo fatto tutto il possibile, ogni giorno, e continueremo a farlo".

"Nei prossimi giorni arriveranno nuovi carichi di mascherine - aggiunge il governatore – Oggi abbiamo anche fatto il punto sul tema della distribuzione di questi dispositivi anche alle categorie non strettamente sanitarie: è un tema complesso, siamo in attesa di nuovi carichi dalla Cina. In ogni caso stiamo distribuendo mascherine agli impiegati pubblici che lavorano in posizione di front office, alle forze dell'ordine, e a chi lavora nei servizi pubblici essenziali, con priorità ovviamente a chi ne più bisogno".

"Mi sono confrontato con diversi sindaci – precisa Toti -, e confermo che la giornata si svolta ordinatamente. Un sentito ringraziamento a tutti colore che hanno rispettato le ordinanze: le persone stanno responsabilmente comprendendo che dal loro comportamento dipende il futuro di questa nostra battaglia. Vi chiedo però, con ancora maggior forza, di rispettare le regole, il momento è cruciale. Voglio ringraziare le forze dell'ordine che ci hanno aiutato a ricordare ai cittadini l'importanza del loro senso civico".

"Non ci aspettiamo - conclude – dei risultati numerici di fronte all'impegno che tutti stiamo profondendo nei prossimi giorni, ma se tutti rispetteremo le regole e faremo il nostro dovere ci aspetteremo di vedere dei numeri in calo dalla settimana successiva. Chiedo responsabilità a tutti, anche le opposizioni: dobbiamo tutti collaborare per vincere questa battaglia, mettano nel cassetto la smania di visibilità, nessuno sente il bisogno di polemiche inutili. Men che meno chi lavora in prima linea nella sanità, persone che ringrazio profondamente".

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