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Chiusura improvvisa della parafarmacia delle Terrazze, 4 lavoratori trasferiti In evidenza

La Cgil: "La Direzione non ne sapeva nulla, è una presa in giro. Già attivati i nostri legali".

Domani, domenica 12 gennaio, la parafarmacia Oasi Natur, afferente alla società Benessere Mio, situata al piano terra del Centro Le Terrazze, chiuderà le saracinesche per sempre. E praticamente da un giorno all'altro.

"Un fulmine a ciel sereno per i quattro lavoratori che ieri hanno ricevuto le lettere di trasferimento per altre sedi in Italia e la comunicazione della chiusura definitiva del negozio nella giornata di domani - dice Luca Comiti, Segretario provinciale della Filcams Cgil - Due giorni di preavviso. Ed entro mercoledì prossimo, sempre secondo la lettera, devono imballare la merce e sgomberare il negozio".

Continua Comiti: "Eravamo a conoscenza del momento di difficoltà del negozio, ma non era mai stata ventilata la chiusura, e da un momento all'altro poi. Abbiamo subito chiesto lumi alla Direzione de Le Terazze, che ci ha risposto che non ne sapevano nulla, anzi chiedendo a noi informazioni. Una presa in giro. Possibile che la Direzione non sapesse nulla? Si rincorrono voci su un probabile subentro di un negozio di abbigliamento e la Direzione cade dalle nuvole?".

Conclude il segretario Filcams: "Come sindacato abbiamo già attivato i nostri legali per impugnare i trasferimenti e difendere i diritti dei quattro lavoratori. L'atteggiamento dell'Azienda e della Direzione delle Terrazze è inaccettabile e gravissimo: le crisi vanno gestite, devono essere individuate soluzioni di passaggio e di ricollocamento dei lavoratori, coinvolgendo le organizzazioni sindacali. È impensabile chiudere un negozio e dire ad un lavoratore che deve cambiare città da un giorno all'altro. Dove siamo, nel Medioevo? Stiamo parlando di servi della gleba? Le Terrazze continuano a essere un luogo in cui i lavoratori sono iper sfruttati e i diritti sindacali messi costantemente in discussione. Da anni lottiamo contro questa gestione irrispettosa dei diritti dei lavoratori, è ora che anche la politica e le Istituzioni si facciano sentire".

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