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Il 24% delle donne ligure vittime di violenza sono disoccupate: la Regione facilita l'inserimento lavorativo In evidenza

Incentivi economici per chi le assume. L'assessore Cavo: "Un provvedimento per ridare fiducia e futuro".

Regione Liguria, per supportare l'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, ha previsto la realizzazione di interventi di sostegno all’autonomia delle vittime di violenza di genere, in carico ai Centri Antiviolenza accreditati da Regione e ai servizi sociali territoriali, attraverso la concessione di contributi finalizzati a sostenere il loro inserimento lavorativo.

L'attuazione dell'intervento sarà supportata dall'erogazione di 130.000 euro, disponibili come indennità a sostegno dei contratti di assunzione a donne che seguono un percorso in uscita dalla violenza. I fondi permetteranno di sostenere potenzialmente più di cento donne.

“La mancanza di indipendenza economica è spesso uno dei fattori che ostacola l'uscita da situazioni di violenza domestica - afferma Ilaria Cavo, assessore alle Pari Opportunità di Regione Liguria - Lo dicono sia i dati nazionali che quelli regionali: per questo, dopo avere sostenuto l'indipendenza abitativa ora la scelta è di incentivare contratti che garantiscano un reddito e ridiano fiducia in sé stesse e speranza nel futuro"'.

Secondo l'indagine nazionale dell'associazione Action Aid (realizzata nel 2019 e cofinanziata dal Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell'Unione Europea) solo il 13,3% delle donne vittime di violenza vive in una casa propria mentre il 14,8% ne condivide la proprietà con il partner. L’82,5% delle donne ha un basso livello di indipendenza economica. Inoltre ben il 53% delle donne ha subito qualche forma di violenza economica, e il 10,8% non può lavorare o trovare un impiego.

"I dati regionali, raccolti dall'assessorato tramite i report dei centri antiviolenza confermano l'importanza di questa misura: di 733 donne prese in carico dai centri antiviolenza nel 2018, 279 (pari al 38%) hanno dichiarato di avere subito forme di violenza economica; 228 non percepiscono un reddito (183 sono disoccupate, 45 studentesse): una conferma dell'importanza di intervenire. - precisa l'assessore Cavo - Questi fondi serviranno a coprire i contratti stipulati fino a fine 2019. Valuteremo l'efficacia e la risposta a questa misura per decidere come proseguirla con ulteriori fondi anche nel 2020. Abbiamo coinvolto le aziende, tutte le parti datoriali, gli ordini professionali e le associazioni di categoria per far conoscere la misura e renderla così più efficace. Hanno mostrato tutti interesse e apprezzamento, siamo sicuri di averli al nostro fianco. Un ringraziamento particolare all'Ordine dei Commercialisti di Genova che ha deciso di assistere gratuitamente, per gli adempimenti pratici, tutti coloro che decideranno di usare questa misura".

I beneficiari dell’incentivo saranno tutti i soggetti che assumeranno le donne vittime di violenza in percorso presso i Centri Antiviolenza Liguri iscritti nell’elenco regionale dei centri antiviolenza accreditati di Regione Liguria o in carico ai servizi sociali territoriali. Il percorso di inserimento lavorativo, altresì, deve essere incluso in un progetto di uscita dalla violenza. Le tipologie contrattuali che sono ammesse agli incentivi sono il contratto a tempo determinato e indeterminato e i tirocini.

Non sono invece ammessi agli incentivi le seguenti tipologie contrattuali: il contratto per il lavoro domestico, ripartito e accessorio, e il contratto di collaborazione coordinata a progetto o continuativa.

Il finanziamento previsto dal provvedimento sarà così regolato: se il contratto è full-time a tempo determinato e ha una durata di 3 mesi il contributo potrà arrivare fino a 900 euro, in caso di full-time a tempo determinato, con durata compresa tra i 3 e i 6 mesi, il contributo potrà arrivare fino a 2000 euro. Se la durata contrattuale aumenta nella fascia di tempo compresa tra i 6 e i 12 mesi il contributo potrà arrivare sino a 4000 euro, mentre in caso di full-time a tempo indeterminato il contributo potrà salire fino a 6000 euro. Nel caso di attivazione di contratto part-time, l’importo dell’indennità sarà ridotto della metà rispetto agli importi precedentemente indicati.

Qualora vengano attivati tirocini, l’indennità sarà erogata in questa misura: 300 euro per un tirocinio della durata pari a 3 mesi; fino a 800 euro per un tirocinio da 3 a 6 mesi; fino a 1.600 euro per un tirocinio da 6 a 12 mesi.

La domanda di contributo a sostegno dell'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, correlata dagli allegati e dalla modulistica, dovrà essere inviata via pec ad AliSEO, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è il 31/12/2019 alle ore 12.00. L'avviso con tutti i dettagli sarà pubblicato sul sito di AliSEO, www.aliseo.liguria.it.

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Regione Liguria

Piazza De Ferrari, 1
16121 Genova
tel. +39 010 54851

 

www.regione.liguria.it

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