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Tutti i cocktail di James Bond In evidenza

Nel 1953 Ian Fleming ci fece conoscere il suo James Bond, bravo non solo come agente segreto, ma anche come un ottimo conoscitore dei raffinati alcolici nel Casino Royale.

“A Dry Martini, prima in un calice di champagne …. Tre misure di Gordon, una di vodka, mezza misura di Kina Lillet, agita fino a quando non è ben miscelato e poi aggiungi una scorza di limone.

Questa semplice ricetta è quella del cocktail Vesper inventato dall’agente per Vesper Lynd (perché “quando l’hai assaggiato, non vuoi nient’altro“). Il Kila Lillet può essere sostituito da una Lillet bianca più morbida, accompagnata da una goccia di Angostura.

Diverse fonti da allora hanno stabilito una classifica di James Bond, partendo dal più sobrio al più grande bevitore. Timothy Dalton e George Lazenby sembrano così saggi, insieme a Sean Connery e Roger Moore (11 bevute di alcolici per film in media), 12 per Pierce Brosnan e … Daniel Craig, il grande vincitore, con ben 20 bevute di alcool per film.

Forse questo è dovuto all’influenza degli sponsor e dalla necessità di posizionare i prodotti: 007 diventa quindi una pubblicità meravigliosa per gli spirits. Tra le due birre Heineken (sic), Daniel Craig illustra ad esempio la collaborazione con la vodka deluxe Belvedere nel film Spectre.

Ne è uscito fuori persino un cocktail, il Belvedere Martini: 60 ml di vodka Belvedere (ma può bastare una Smirnoff), 10 ml di vermouth dry, 1 oliva verde siciliana e 5 ml di salamoia verde oliva siciliana. Scuotere tutto e versare in una coppetta a cocktail Martini ghiacciata.

Fermiamoci ora sull’inevitabile Vodka Martini resa popolare da Sean Connery nella prima puntata della saga, James Bond vs. Dr No (1962): versa prima 7 cl di vodka e 5 gocce di vermouth dry. In un mixing glass, aggiungere oltre agli ingredienti anche i cubetti di ghiaccio e mescolare leggermente, versando in una coppetta da cocktail. Guarnire con 1 o 2 olive verdi snocciolate. 

Un drink insolito lo troviamo anche in Goldfinger: il Mint Julep, tipico degli stati del sud degli USA e in particolare abbinato alla corsa di cavalli del Kentucky Derby a Louisville. L’altro nome “Run for roses” ricorda un noto whisky, il Four Roses. E va bene perché ci sono 6 cl nel bicchiere con una mezza misura di Angostura, 1 cucchiaino di zucchero e 5 foglie di menta tritate. Prima di mescolare e servire, versare l’ultimo whisky incorporando il ghiaccio tritato.
Nota sempre in Goldfinger, a James Bond viene anche servita una bottiglia di Mouton Rothschild del 1947 (una delizia che oggi si aggira intorno ai 4500 €).

Se il Mojito in La morte può attendere (2002) e il Bloody Mary in Mai dire mai (1983) non hanno più segreti per nessuno, passiamo a un cocktail dal nome sconosciuto, almeno ai più: il vin brulè di Solo per i tuoi occhi (1981) con Roger Moore. La ricetta è per 10 persone (sì, è una bevanda che si beve in compagnia): 1 litro di vino rosso, 8 parti di zucchero, 1 arancia, 4 chiodi di garofano e 1 stecca di cannella.

In una casseruola, versare il vino con lo zucchero. Tagliare l’arancia a fette con la buccia, mescolare con chiodi di garofano e cannella. Riscaldare lentamente senza bollire e far sobbollire per 15 minuti. Filtrare le spezie prima di servire in una tazza. Una bevanda che evoca fortemente il mercatino di Natale (e naturalmente l’inverno).

Il protagonista Roger Moore, per la quinta volta nei panni di 007, durante le riprese esterne a Cortina d’Ampezzo nell’inverno 1981.

Da sempre appassionato di tradizioni locali, Bond approfittava di un giro alle alle Bahamas in Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) (1965) per assaggiare Rum Collins. A base di rum ed offerto dal cattivo Emilio Largo (spesso i cattivi offrono da bere prima di infuriarsi).

Adolfo Celi (a sinistra) interpreta Emilio Largo

La ricetta prevede un cucchiaino di zucchero, 3 cl di succo di limone, 4 cl di rum bianco e della limonata in aggiunta. Versare gli ingredienti direttamente in un bicchiere da long drink riempito da cubetti di ghiaccio e mescolare. Aggiungere soda water e decorare con una scorza di limone.

L’ex Bond George Lazenby si ribellò alla consumazione di una birra Heineken da parte dell’eroe in Skyfall. Il problema è che l’inglese medio ha anche gusti semplici, come Daniel Craig, “bere una birra non è male“.

Tutte le ricette dei cocktail dell’agente segreto si trovano nel libro Shaken not Stirred, Cocktails James Bond 007 dell’autore François Joseph.

Tradotto dall’articolo in francese di Marie Moussié

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