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Il “Ps” di Battistini ai probiviri scuote il Consiglio Regionale (video) In evidenza

di Luca Manfredini - Un lungo attacco ai "principi persi" dal Movimento ed agli errori liguri fa da preludio all'abbandono della compagine Grillina in Regione da parte del Consigliere Francesco Battistini (M5S). Nasce Libera-Mente Liguria.

Un mese fa circa il "P.s." dal Blog di Grillo al Consigliere (lo stesso P.s, che aveva bocciato la candidatura a Sindaco della Spezia di Marco Grondacci) che testualmente qui riportiamo;
"Ps: è stata avviata la procedura per far valutare al collegio dei probiviri la condotta del consigliere regionale M5S in Liguria Battistini" .
Poi il nulla, nessuna decisione pro o contro il Consigliere, niente di ufficiale perlomeno, il Movimento ha continuato il suo lavoro, apparentemente dimenticandosi della minacciosa procedura aperta.
All'avvio del Lavori in Regione però il Consigliere Battistini spiazza il Movimento, chiede al Presidente del Consiglio Francesco Bruzzone la parola, pochi minuti per chiarire alcuni punti fondamentali e poi formulare la richiesta sull'ordine lavori.

E Battistini diventa un fiume in piena tra lo stupore del suo gruppo: "Inizio dal mio Ordine del Giorno, non presentato poi, sullo Special Festival Città della Spezia, la manifestazione canora patrocinata da Regione Liguria che si è svolta, nella sua prima edizione, lo scorso Gennaio, e dedicata ad artisti con disabilità.
Avevo chiesto nell'ultimo Consiglio, in mia assenza per motivi famigliari, che fosse presentato in Aula dai colleghi del mio Gruppo, vista l'alta valenza sociale dell'evento e vista l'urgenza in prossimità del Festival di Sanremo.
L'Ordine del giorno in questione era semplice: dare un risalto nazionale alla manifestazione canora spezzina, che avrebbe potuto usufruire degli spazi del Festival per farsi conoscere e per premiare, anche dal punto di vista mediatico, il vincitore.
Tutto ciò non è stato possibile perché l'atto ha ricevuto il "niet" degli altri membri del mio Gruppo che si sono rifiutati di sottoporlo, in Aula, ai colleghi, gli stessi che mi avevano già confermato, verbalmente, come da prassi consolidata, che lo avrebbero sottoscritto ed approvato".

Tra gli occhi bassi di qualcuno e le bocche aperte di altri, il Consigliere rincara la dose, con apparente tranquillità e sicurezza: "Una occasione volutamente persa dunque, non eravamo noi quelli del "Nessuno deve rimanere indietro"?
Crediamo davvero a quel che diciamo o è semplicemente tutto uno show? uno slogan vuoto, demagogico e strumentale?
A proposito di strumentalizzazione e demagogia, non sono disposto ad avvallare comunicati o video, partiti proprio da questa Aula, nei quali si vorrebbe far credere che tutti i colleghi non svolgano correttamente e con precisione il proprio compito istituzionale.
Aborro il video, lanciato tramite Facebook da alcuni di loro, in cui è stata usata una pausa che vedeva i Consiglieri  lavorare in una delle stanze attigue a questa, per far credere ai cittadini che questo consesso sia formato da un branco di fannulloni che sprecano denaro pubblico e tempo prezioso sottraendosi alle reali necessità della Regione".
Ora la rabbia monta e le parole e gli attacchi, si fanno più duri e mirati: "Ancora meno accettabile questo atteggiamento strumentale da chi, nelle Commissioni, a telecamere spente, spesso non c'è, arriva in ritardo o magari entra solo per marcare la presenza e non vedersi decurtato lo stipendio!"

Prosegue poi con un chiaro riferimento alla vicenda delle riparazioni navali del Porto genovese, quando la portavoce M5S Alice Salvatore presentò una mozione per lo spostamento del comparto ad almeno 5 km dal centro abitato, suscitando le ire dei lavoratori presenti in Consiglio e motivando la dissociazione di Battistini al voto; famose ormai le parole del Consigliere in quel frangente: "Perchè non può esistere salute senza lavoro", aggiungendo poi le sue scuse ai lavoratori.

Il Consigliere rincara infatti la dose: "Non posso davvero continuare a chiedere scusa per gli atteggiamenti, le mancanze, la superficialità e l'arroganza di altri e dunque mi chiedo: è questa l'onestà che gridiamo nelle piazze? O forse anche l'onestà è diventata uno slogan vuoto, demagogico e strumentale?"

Per finire in bellezza Battistini arriva a parlare delle vicende inerenti alle Amministrative Genovesi, argomento di stretta attualità e di difficile comprensione, se non nel mondo strettamente Grillino: "Il cosiddetto "Metodo Genova", ovvero la selva di deroghe date e non date a seconda delle simpatie e delle convenienze dei Cerchi Magici, spesso in aperta violazione dei principi fondanti del Movimento, sta portando ad una conduzione verticistica, in Liguria come anche in tutta Italia; una forza politica che aveva sempre fatto dell'orizzontalità e della partecipazione un suo punto di forza è oggi completamente devastata in nome di una presunta omogeneità della lista.
Omogeneità per la quale si pretende una adesione acritica ad un pensiero unico indiscutibile, dispensato come fonte di fede e calato dall'alto.
In omaggio alle purghe di stampo totalitario, chi non si adegua viene tagliato fuori ed ogni voce critica soffocata.
Altro che "uno vale uno" con questo "Metodo Genova" la base è stata completamente esclusa e non solo non voterà per scegliere chi la rappresenterà in Consiglio ma è addirittura esplicitamente previsto, quasi auspicato, che non ci sia neppure la necessità che la base voti per il proprio candidato Sindaco, e questo in perfetta continuità con quanto tristemente avvenuto alla Spezia, dove un eccellente candidato, scelto all'unanimità dall'Assemblea degli attivisti della Provincia, è stato cassato poche ore dopo con il solito PS, quello strumento che ormai tutto può, pubblicato sul Blog senza che la sua candidatura fosse neppure ancora ufficialmente proposta agli organi preposti del Movimento. Anche la Democrazia partecipata, quella dell'Uno vale Uno, è dunque solo uno slogan vuoto, demagogico e strumentale predicato solo a parole ma non applicato alle stesse azioni del MoVimento"?

E nel silenzio tombale caduto sul Consiglio Regionale conclude: "Per queste ragioni chiedo la sospensione di questo Consiglio per qualche minuto per consentirmi, come hanno fatto altri prima di me, tra cui 4 dei 5 Consiglieri Comunali del MoVimento 5 Stelle di Genova, e come faranno altri dopo di me, di prendere le distanze, anche fisicamente, da questa deriva e perché nessuno possa considerarmi complice dello stupro che si sta facendo di un bellissimo sogno a cui milioni di italiani, noi, ed io, abbiamo creduto.
Dovevamo essere la rivoluzione culturale del Paese ed invece ci stiamo dimostrando peggio degli altri partiti, ma il tempo del predicare bene e razzolare male, in quella politica seria che ritengo, con sacrificio, di praticare e che vorrei veder praticata nel nostro Paese, deve considerarsi concluso. Per questo, non certamente a cuor leggero, mi autosospendo dal MoVimento ed esco da questo gruppo".

Dalla folta rappresentanza del Movimento presente per la discussione sul reddito di cittadinanza ci sono già rumors contro il Consigliere e, come richiesto, la seduta viene momentaneamente sospesa.
Nasce così Libera-Mente Liguria.

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