L'età dell'oro di una triade straordinaria, dove il padre trasformò i figli in personaggi e i figli, pur devoti, si liberarono diventando autori.

Lunedì 12 dicembre, ore 21.00, in anteprima assoluta per la Liguria al cinema Il Nuovo di La Spezia, il docufilm "Rubando Bellezza" di Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi sulla famiglia Bertolucci: il papà Attilio, uno dei più grandi poeti del Novecento, Bernardo, regista premio Oscar, autore di capolavori come "Il conformista", "Ultimo tango a Parigi" e "L'ultimo imperatore" e Giuseppe, autore di piccoli-grandi film come "Cammelli", "Il dolce rumore della vita" e "L'amore probabilmente", oltre che il creatore-mentore di Roberto Benigni in "Berlinguer ti voglio bene", fino al "Piccolo Diavolo".

"Rubando Bellezza" è un interno familiare ampio che racconta le migliori stagioni del Cinema, arricchito dai ricordi diretti di Bernardo, della moglie di Giuseppe, Lucilla Albano, e dalle testimonianze e letture di Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco e del critico cinematografico Morando Morandini. Introduce la proiezione il regista Fulvio Wetzl , tornato a vivere dopo 50 anni, ne La Spezia dei suoi nonni.

La visione del film in questi giorni, risulta quantomai opportuna, per non dire necessaria, anche per restituire tutta l'importanza artistica ed umana che merita a Bernardo Bertolucci, fatto oggetto in questi giorni di una campagna denigratoria e offensiva, riciclando una polemica del 2013, già ampiamente chiarita a suo tempo. Il vero Bertolucci è quello di Rubando Bellezza, non quello di gossip stantii e falsi.

«Intervistato dai registi del documentario, Bernardo parla del rapporto col padre e col fratello, scomparsi nel 2000 e nel 2012. Come il cineasta ha sempre riconosciuto, il padre Attilio, tra i più grandi poeti del Novecento italiano, gli ha lasciato un imprinting che però non è stato a senso unico. E il documentario stesso, scavando alla radice della famiglia a partire dalla casa di campagna a Baccanelli, vicino Parma, dove i Bertolucci sono cresciuti, passando per Parma, Casarola, Roma, Tellaro, mostra una storia di influenze reciproche, triangolazioni di cuore e arte: un continuo rimandare l'uno all'altro... E proprio Bernardo racconta volentieri questa trama di influenze reciproche intervenendo dalla casa di campagna dove trascorre l'estate, vicino a Todi.