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Misericordia, una porta che non si chiude. Le notizie dalla diocesi In evidenza

Le ultime notizie dalla diocesi: un racconto dei prossimi appuntamenti e degli avvenimenti più importanti.

 

Misericordia, una porta che non chiude

«Oggi, qui in cattedrale, si chiude la porta santa della Misericordia. Ma la porta giubilare è solo un segno, limitato nel tempo e nello spazio. La porta della Misericordia del Padre rimane sempre aperta, perché ha un nome e un volto: Gesù Cristo». Lo ha detto il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, celebrando domenica scorsa in Cristo Re, alla Spezia, La Messa pontificale per la chiusura dell'anno santo della Divina Misericordia. Commentando le letture del giorno, monsignor Palletti ha sottolineato che la Parola di Dio accosta la Misericordia a verità, a responsabilità ed a profezia. La Misericordia viene offerta da Dio, senza sconti sulla verità. Bisogna sempre chiamare bene il bene, male il male. Ma la Misericordia – ha proseguito il vescovo – diventa anche responsabilità, e allora abbiamo la grande lettera dell'aspostolo Paolo: "Chi non vuole lavorare, neanche mangi". Bisogna poi evitare la tentazione di una fede che diventa magia. La risposta dell'uomo, infatti, è sempre necessaria: mossi dalla grazia, dobbiano sempre portare il nostro contributo, magari anche con solo pochi pani e pesci. La Misericordia, infine, suscita in chi la riceve il dono della profezia. Essa dunque è fondamentale, ed abbraccia la vita dell'uomo. Ma anch'essa si ferma sulla soglia del cuore di chi non la lascia entrare: "Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me". Citando questo versetto dell'Apocalisse, Palletti ha invitato tutti a tenere aperta la porta del proprio cuore, perché Gesù possa entrare sempre. Al termine della Messa, il vescovo ha ricordato gli incontri, già in corso nei vicariati, per la presentazione delle linee pastorali per il nuovo anno: «Non c'è un progetto nuovo. La novità è Cristo. Bisogna andargli incontro, rinnovando il cammino ... Chiediamo dunque questo come grazia per noi e per tutta la nostra Chiesa diocesana». In una cattedrale piena di fedeli, con molti sacerdoti e religiosi che concelebravano, Palletti ha infine salutato il ritorno in pubblico, dopo un lungo periodo di malattia, del vescovo emerito Bassano Staffieri, che ha concelebrato insieme al vescovo africano di Bubanza, in Burundi, Jean Ntagwarara: «Ringraziamo per questo il Signore e la preghiera, in questi mesi, di tutta la comunità».

OGGI SI CELEBRA LA GIORNATA DEL SEMINARIO

Uscire, vedere, chiamare... adorare! Oggi 20 novembre, ultima domenica dell'anno liturgico, la diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato celebra la Giornata del Seminario. In questo momento storico nel quale assai viva è la percezione della mancanza di pastori per le nostre comunità, questa giornata costituisce non solo una preziosa occasione di vicinanza alla comunità del Seminario, ma anche la circostanza favorevole per interrogarci sulla qualità della pastorale vocazionale nella nostra Chiesa. Proprio poche settimane fa il Santo Padre ha rivolto importanti parole di incoraggiamentoai partecipanti al convegno internazionale di pastorale vocazionale; fare pastorale vocazionale – ha detto il Papa – non è azione esclusiva di un ufficio di Curia o di un ministro deputato a questo servizio; tutti noi, avendo incontrato Cristo nella nostra vita, siamo chiamati a comunicare agli altri la gioia di questo incontro che diviene vero nella misura in cui percepiamo e testimoniamo che la nostra vera felicità sta nel compiere la sua volontà! Seguendo l'agire stesso di Gesù il Papa ricorda come dietro ad ogni azione vocazionale ci sono tre movimenti: il primo ci chiede di uscire, di essere una Chiesa in movimento, capace di osare e di superare il limite del calcolo umano. Il secondo ci chiede di vedere, di non passare con sguardo affrettato ma di essere capaci di soffermarci sulla vita e dei cammini delle presone senza pregiudizio, senza essere invadenti, ma allo stesso tempo senza comunicare un disinteresse per il cammino altrui; avvicinarci con uno sguardo capace di discernere, di accompagnare di suscitare domande, di stimolare ricerca e risposte. Infine il terzo verbo ci indica il chiamare; proprio come Gesù dobbiamo essere capaci di chiamare cioè di far capire che per rispondere alla vocazione è anche necessario ad un certo punto saperci staccare dalle nostre comodità e sicurezze; ci si deve muovere con la fiducia di Abramo, con la freschezza di Samuele, con la prontezza di Isaia! Mi permetto di aggiungere, riferendomi anche alle indicazioni che il vescovo ci ha donato nelle sue linee pastorali, che questa triplice azione non può che scaturire da un cuore tutto orientato al Signore Gesù. Per questo l'ardore della Pastorale vocazionale nasce per una comunità dalla propria attitudine a ripartire sempre dal Tabernacolo, dalla preghiera adorante la quale riserva sempre grazie straordinarie! Solo stando con Lui il nostro agire si modella su quello di Gesù ed il nostro uscire, guardare, chiamare, non è più "nostro" ma diviene "suo". Desidero quindi affidare la comunità del Seminario e le future vocazioni in modo speciale alle belle esperienze di Adorazione presenti in diocesi (l'Adorazione perpetua nella cappella del Crocifisso in Santa Maria alla Spezia, i momenti di Adorazione settimanale che si svolgono nelle comunità), con l'auspicio che queste iniziative possano trovarci sempre più ardenti ed impegnati, possano trasfigurarci per renderci sempre più Chiesa capace di chiamare e gioiosa nel rispondere.

Itala Mela, una beata spezzina del Novecento

Come il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha annunciato in cattedrale nel giorno del solenne inizio dell'anno pastorale, il 2017 sarà l'anno nel corso del quale, in una data che dovrà essere presto comunicata, verrà beatificata la serva di Dio Itala Mela. La cerimonia di beatificazione, come avviene di solito sulla base delle indicazioni di Papa Francesco, non si terrà a Roma, bensì alla Spezia, città dove la nuova beata nacque nel 1904 e si spense nel 1957. In vista di tale evento, il primo nella storia della città vescovile spezzina, si intensificano quindi gli incontri e le iniziative volti a far conoscere meglio la figura davvero interessante di questa "donna del Novecento". Ed è incentrato proprio sulla personalità di Itala nel contesto storico in cui visse l'appuntamento che l'Azione cattolica diocesana propone per giovedì prossimo 24 novembre alle 16, alla Spezia, nel salone "Fanelli" della cattedrale di Cristo Re. L'incontro si inserisce nel contesto di quelli dedicati in modo specifico alla terza età, ma è aperto a tutte le persone interessate. La figura di Itala Mela, "una spezzina del Novecento", sarà illustrata da don Francesco Vannini, parroco di Nostra Signora della Salute in piazza Brin e preside dello Studio teologico interdiocesano di Camaiore, frequentato anche dai seminaristi diocesani. Al termine ci sarà una condivisione convivale.

Mostra al "Del Santo"

E' aperta sino al 26 novembre alla Spezia, al circolo "Angiolo Del Santo", la mostra "Cinque modi di fare scultura ", a cura della sezione spezzina degli Artisti cattolici. Protagonisti ne sono cinque soci dell' Unione, Angiolo Del Santo, Umberta Forti, Mario Maddaluno, Fabrizio Mismas e Maria Luisa Petri, artisti diversissimi tra loro per formazione e per percorsi artistici – alcuni sicuramente più noti anche al grande pubblico – che hanno in comune l'uso di "strumenti del mestiere" classici, talora innovativi anche se comunque al di fuori di sperimentazioni azzardate. Fabrizio Mismas espone alcune teste femminili, soggetto ricorrente nella sua vasta e pregevole produzione. Altro nome di spicco, Angiolo Del Santo propone bassorilievi e statue in gesso bianco e nero, mentre il colore è usato senza parsimonia da Umberta Forti e da Maria Luisa Petri: l'una con bassorilievi in materiali compositi, l'altra con terracotte policrome. Si è già fatto conoscere in più occasioni Mario Maddaluno, artista che trova nel sacro la sua più vera e autentica espressione: qui espone alcune stazioni della Via Crucis in legno e ardesia di grande impatto e forza evocativa.

DIPINTO RESTAURATO TORNA NELLA CHIESA DI CORNIGLIA

Festa grande oggi 20 novembre a Corniglia, nelle Cinque terre, per il ritorno nella chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo di un prezioso dipinto del Seicento, restaurato nei mesi scorsi. L'opera, attribuibile a Prospero Luxardo, è un grande dipinto ad olio su tela, costituito da diciotto riquadri raffiguranti i misteri del Rosario ed il Giudizio. Da oggi torna ad adornare l'altare destro della chiesa, dedicato alla Madonna del Rosario. Alle 16 celebra la Messa, affiancato dal parroco don Giordano Biso, il direttore dell'ufficio diocesano per l'Arte sacra monsignor Paolo Cabano, che benedirà il quadro restaurato. L'intervento di restauro è stato suddiviso in più fasi: una prima di intervento conservativo, finalizzato a conferire una buona stabilità al dipinto, ed una seconda di restauro estetico, per ridurre al minimo l'impatto degli interventi precedenti. Il restauro, con supervisione e nullaosta della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Liguria, è costato ventottomila euro ed è stato possibile grazie al sostegno economico della Compagnia di San Paolo, nell'ambito del bando di concorso denominato "Tesori sacri", del Comune di Vernazza e dell'associazione "Uniti per Corniglia". Non va dimenticato il generoso contributo offerto dai parrocchiani. La chiesa parrocchiale di Corniglia è molto antica: costruita nel 1336, venne riconosciuta come monumento nazionale nel 1910. Con l'evento odierno – come sottolinea un comunicato di "Uniti per Corniglia" – essa "riacquista con orgoglio la bellezza di uno dei suoi tesori". Tutti sono invitati all'evento, occasione per una "puntata" fuori stagione in questo caratteristico borgo delle Cinque terre arroccato sulla cima di una collina. Al termine, rinfresco per tutti sul sagrato.

Incontro con Ernesto Olivero

Giovedì prossimo 24 novembre alle 15 sarà alla Spezia ancora una volta Ernesto Olivero, fondatore a Torino del "SERMIG", il "servizio missionario giovanile" e dell'Arsenale della pace. L'incontro è pubblico e si svolgerà alle 15 nel salone di Tele Liguria Sud. Sarà presente anche il vescovo diocesano. Le attività del "SERMIG" sono presenti da tempo anche in diocesi, in particolare attraverso il gruppo onlus Betania. Il gruppo è da tempo impegnato, con i suoi volontari, in molte attività di solidarietà sociale e in particolare, negli ultimi, in quelle di accoglienza e di integrazione per le persone che provengono da paesi lontani. All'incontro tutti sono invitati.

Sostentamento del clero

Oltre ad essere la Giornata del seminario a livello diocesano (vedi articolo a parte), oggi 20 novembre si tiene anche la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero. La Giornata è indetta a livello nazionale dal Servizio di promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, struttura della Conferenza episcopale italiana. E' occasione per richiamare l'attenzione dei fedeli sul ruolo ecclesiale e sociale dei sacerdoti e sulle offerte destinate al loro sostentamento. Tali offerte sono strumento per venire incontro alle necessità dei sacerdoti, specie anziani e malati, e sono destinate all'Istituto centrale per il sostentamento del clero. Se versate entro la fine dell'anno, sono deducibili dal reddito, ai fini del calcolo dell'Irpef 2017, sino ad un massimo di 1.032,91 euro.

Incontro dei vicariati

Proseguono gli incontri del vescovo con i vicariati per presentare e discutere le linee guida dell'anno pastorale. Giovedì prossimo 24 novembre monsignor Palletti terrà l' incontro congiunto per il vicariato urbano II della Spezia (zona Levante) e per il vicariato di Lerici. L'appuntamento è alle 21 nel salone parrocchiale di San Paolo alla Pianta.

L'anniversario dei Battisti

Terminano alla Spezia le iniziative per i centocinquanta anni di presenza della comunità battista. Martedì alle 17, al Camec di piazza Cesare Battisti, in collaborazione con l'associazione "Mediterraneo", viene presentato il libro di Marco Stretti: "L'impronta nella storia", con interventi di Vannino Chiti e del pastore Martin Ibarra.

Malala, film sulla misericordia

Proseguono alla Spezia e a Sarzana i film del ciclo "Lo sguardo aperto: segni di misericordia", promosso nelle sale di comunità dagli esercenti dei cinema cattolici in occasione del Giubileo della Misericordia". Alla Spezia, il cineclub "Controluce" di via Roma 138, dopo la proiezione di "Locke", propone sabato prossimo alle 15,30 al "Don Bosco", sempre ad ingresso libero, il film "Malala", del regista Davis Guggenheim. Alla proiezione seguirà un dibattito.

L'artista di fronte al creato

Per il ciclo di conversazioni "L'artista di fronte al creato", promosso a livello nazionale dal convegno "Maria Cristina", venerdì 25 novembre alle 17, nella sede spezzina di Casa Massà, in via Cadorna 24, Egidio Banti parlerà sul tema "Agostino Fossati e le vedute di Spezia nell'Ottocento". Tutti sono invitati.

Solennità di Cristo Re

Oggi 20 novembre ricorre l'ultima domenica dell'anno liturgico, solennità di Cristo Re e festa titolare della cattedrale della Spezia. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti, accolto dal parroco e presidente del capitolo monsignor Pier Carlo Medinelli, vi celebra alle 10.30 la Messa pontificale. I canti vengono eseguiti dal coro della cattedrale.

E' morto il padre di don Nuti

Un grave lutto ha colpito monsignor Enrico Nuti, vicario generale della diocesi, con la perdita del padre Livio, deceduto venerdì scorso dopo lunga malattia. I funerali, presieduti dal vescovo, si terranno domani lunedì 21 novembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Bernardo alla Chiappa. Alla moglie Anna e a don Enrico le nostre sentite condoglianze.

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