Oltre una dozzina – tra motovedette, gommoni e acquascooter – le unità navali di Guardia Costiera, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza che hanno vigilato sul sicuro svolgimento della gara natatoria, cui hanno preso parte più di300 concorrenti nel tragitto Porto Venere-San Terenzo.
Nei giorni scorsi, presso la Capitaneria di Porto, si era tenuta una riunione di coordinamento tra le Forze di Polizia e l'Organizzazione della gara, per definire nei dettagli le misure necessarie per garantire lo svolgimento della manifestazione nella necessaria cornice di sicurezza.
Una minuziosa e complessa pianificazione, resa necessaria anche dal 1° Challenge Iron Byron, novità di quest'anno che ha aggiunto un ulteriore competizione in coda alla Byron, prolungando a 10 chilometri il percorso di gara complessivo.
Super lavoro, quindi, per forze di polizia che hanno presidiato l'intero percorso di gara. Particolarmente impegnativa l'attività operativa necessaria ad evitare interferenze del traffico mercantile e diportistico con la competizione, soprattutto durante le fasi di attraversamento dei varchi portuali da parte dei nuotatori.
Notevole inoltre lo sforzo dei mezzi della Guardia Costiera, impegnati sin dalla mattina per garantire sgombra la zona di mare davanti alla Venere Azzurra dove si è svolto il 1° Challenge Iron Byron.
Diversi i nuotatori assistiti nella fase conclusiva della competizione, stremati dal lungo percorso di gara.
Grande la soddisfazione del Capo Servizio Operativo della Capitaneria di Porto della Spezia, C.F.(CP) Riccardo Cavarra, che ha coordinato il dispositivo navale interforze dalla Sala Operativa: "ancora una volta si dimostra la grande armonia tra le forze di polizia operanti in mare, che hanno lavorato con professionalità e in perfetta sinergia, rendendo possibile lo svolgimento in piena sicurezza di un evento molto impegnativo, reso ancor più complesso dall'ulteriore percorso aggiuntivo che ha riguardato la fase finale della competizione.
Positiva come sempre – aggiunge il comandante Cavarra – la collaborazione con l'Organizzazione della gara, con cui è stato facile cooperare per conciliare gli aspetti agonistici della competizione con i necessari standard di sicurezza.
Un ringraziamento doveroso all'equipaggio del nostro gommone G.C. A69 – conclude Cavarra – che, ancora una volta, si è dimostrato il perno della squadra nautica, svolgendo un lavoro di coordinamento in mare davvero encomiabile".