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Imprese liguri: nel primo semestre 2016 tiene il tessuto produttivo anche se in lieve ridimensionamento In evidenza

Tra aprile e giugno 2016 in Liguria il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese resta ancora attivo, +117 unità, anche se in netta diminuzione rispetto allo stesso trimestre degli anni precedenti. Lo stock a fine giugno è stato pari a 162.704 imprese, lo 0,5% in meno rispetto a giugno 2015.


Il tasso di crescita è stabile allo 0,5%: nonostante una nuova impennata delle chiusure di attività (+31,6%) e una lieve contrazione delle aperture (-0,5%), il tasso resta positivo in quanto viene calcolato sulle cessazioni non d'ufficio, che si sono ridimensionate tra il 2015 e il 2016 del 4,9% passando da 1.704 a 1.620.

 

Dall'analisi delle dinamiche settoriali, si rileva in particolare la grave crisi che sta vivendo il commercio (181 attività in meno), i trasporti (-70 imprese) e le attività produttive (-65 imprese); maggior dinamismo nei servizi alle imprese (+34) e nell'agricoltura (+14).

A livello provinciale Genova ha registrato un saldo negativo, con la perdita di 293 imprese, ma c'è da considerare che incidono fortemente le cessazioni d'ufficio: al netto di queste, infatti, il saldo risulterebbe attivo (+416 attività). Saldi positivi nelle altre tre province: Savona 131, Imperia 146 e La Spezia 133.
I settori che a Genova hanno registrato il saldo negativo più consistente tra aperture e chiusure sono il commercio (-155), le costruzioni (72 unità in meno) e le attività manifatturiere (-64); a Imperia il commercio ha perso 15 imprese, ma hanno guadagnato le costruzioni (+19), i servizi alle imprese (+13) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+10); a Savona bilancio positivo per le imprese turistiche, con un saldo pari a +17, seguite dai servizi alle imprese (+8) e dalle costruzioni (+7); infine a La Spezia il commercio ha perso 11 unità, in attivo invece i servizi alle imprese (+16) e le costruzioni (+13).

Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese, spicca il contributo delle imprese individuali (399 imprese in più nel trimestre in esame), pari ad un tasso di crescita dello 0,5%.
Di segno positivo anche il saldo per le imprese artigiane, +162 unità, con un tasso di crescita pari allo 0,4%.
La provincia di Genova ha registrato 68 imprese in più, Imperia 36, Savona 22 e La Spezia 36.
Nel comparto artigiano i settori economici che hanno registrato i saldi positivi più consistenti sono le costruzioni (+81unità), il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+41), le attività manifatturiere (+17) e il turismo (+10). In sofferenza il settore dei trasporti (-18 imprese). C'è da dire che l'edilizia, insieme al comparto assicurativo, è il settore che registra il tasso di sopravvivenza più basso, con una capacità quindi minore di proseguire l'attività.

Un accenno alle imprese femminili, giovanili e straniere, che verranno esaminate in report specifici.
Le imprese "rosa" hanno registrato un saldo positivo pari a 83 unità: solo Genova ha perso 13 imprese, mentre a Imperia il saldo è stato pari a +40, seguita da Savona
(+30) e infine La Spezia (+26).
Sul fronte giovanile il saldo è stato più consistente, +478 imprese e ha riguardato tutte e quattro le province: Genova sempre al comando con 227 imprese in più, segue Imperia con 109 imprese, Savona con 94, e La Spezia con 48.
Infine le imprese straniere hanno registrato un saldo pari a +242 unità, di cui 107 a Genova, 45 a Savona, 57 a Imperia e 33 a La Spezia.


L'ANDAMENTO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI
Nel 2° trimestre 2016 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 65, in calo del 18,8% rispetto allo stesso periodo del 2015: commercio e costruzioni i settori più colpiti, rispettivamente con 21 (-12,5%) e 17 (+6,3%) procedure. A livello provinciale Genova ha registrato 42 procedure fallimentari (-10,6% rispetto al 2°
trimestre 2015), Imperia un ridimensionamento del 50,0% passando da 6 a 3, Savona un calo del 18,8% (13 fallimenti) e infine la Spezia una contrazione pari al
36,4% con 7 procedure fallimentari. Le domande di concordato si sono azzerate, mentre gli scioglimenti e le liquidazioni volontarie sono aumentate dell'1,7% e ammontano a 308: il capoluogo ligure ne ha registrate 169 (-3,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), Imperia 36 (+9,1%), Savona 49 (+8,9%), e La Spezia 54 (+8%).


(A cura di Giovanna Pizzi - Ufficio Statistica e Studi Unioncamere LIguria)

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