Vengono pubblicizzate dichiarazioni della amministrazione comunale che rivendicano come loro scelta la sostituzione del travertino nelle corsie degli autobus con cemento architettonico.
Premesso che tale soluzione a nostro avviso allontanerà solo nel tempo le rotture, in quanto il problema sta nella soletta sottostante, estremamente rigida tanto da trasmettere vibrazioni anche ai palazzi adiacenti.
Ricordiamo che:
- da analisi fatte a suo tempo (2014) a nostra cura e spese risultava che il travertino impiegato non era idoneo al transito veicolare.
- Tuttavia incuranti di quanto da noi più volte rilevato e comunicato i tecnici comunali avevano dichiarato che dopo analisi effettuate dal comune, peraltro al contrario delle nostre mai esibite pubblicamente, il problema era nella posa in opera e non nel materiale.
Dunque perchè ora lo cambiano? Qualcuno ha sbagliato o no?
Crediamo sia infatti giunto il momento di un po' di sincerità e trasparenza da parte dei nostri amministratori.
La città letteralmente sconquassata per alcune loro scelte da molti e da molto tempo contestate, lo esige e lo merita.
Perché si sono difese per anni scelte che oggi vengono così platealmente sconfessate, e perché ancora una volta ci si ostina a non voler ascoltare la gente?
Dunque gli spezzini è giusto che sappiano che con questo loro parziale rattoppo che costerà mesi di caos, per il derivante spostamento dei mezzi pubblici su Viale Italia, non avremo risolto assolutamente il problema Piazza Verdi.
E' giusto che la gente sia informata che tale problema si ripresenterà puntualmente anche utilizzando il cemento architettonico, perché è quel che sta sotto che va riveduto, e l'unico motivo per cui l'amministrazione non lo fa è perchè mancano i soldi, visto che questi sono stati letteralmente bruciati o forse meglio sarebbe dire sbriciolati in scelte sbagliate.
In chiusura ci sembra giusto anche fare rilevare che l'eliminazione del travertino riservato ai passaggi e attraversamenti pedonali renderà ancora più insicura la piazza (e su queto ricordiamo che pende un procedimento legale) non essendoci neppure, seppur solo visivamente (differenza di materiali) una suddivisione tra transito veicolare e pedonale.