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Assegnato il premio Exodus In evidenza

Lunedì 23 maggio alla Spezia, in sala "Dante", verrà conferito il tradizionale premio "Exodus", a ricordo dell'impegno della città e della popolazione in favore degli ebrei che, dopo la guerra, partirono proprio dal porto spezzino per tornare in Palestina.

Per questo, Spezia, è conosciuta come "Porta di Sion" ed è annoverata nell'elenco dei Giusti.

All'indomani della guerra, infatti, la città fu al centro di una formidabile gara di solidarietà alle migliaia di profughi ebrei provenienti dai campi di sterminio e da Spezia partirono alla volta della Palestina, stracolme di migranti, le navi "Fede", "Fenice" ed appunto "Exodus".

Tale episodio, che fece ottenere a Spezia nel 2006 la medaglia d'oro al valore civile, viene celebrato ogni anno con il premio, che andrà quest'anno al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nell'ambito del premio viene però conferita anche una "menzione speciale", e quest'anno essa è stata assegnata al vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti ed ai volontari e volontarie di Caritas e Croce rossa italiana impegnati per l'accoglienza ai profughi e ai rifugiati.

Mentre il premio a Napolitano verrà consegnato a Roma giovedì prossimo, quello al vescovo ed ai volontari lo sarà domani alle 17.30. Il significato di questa conferimento è stato così illustrato dal sindaco Massimo Federici: «"Exodus" ci racconta ancora oggi la storia di una città che, pur stremata dai bombardamenti, seppe essere, in un momento difficilissimo, gentile ed accogliente con i superstiti dell'esperienza più tragica che il Novecento ci ha lasciato, la Shoah.

Una storia fatta di solidarietà e di valori alti, oggi più che mai importanti per affrontare con speranza e con spirito costruttivo la fase che stiamo vivendo. Di qui la scelta di insignire della menzione speciale tutti coloro che nella nostra comunità sono impegnati ogni giorno per far vivere quei valori, prestando la propria opera ad accogliere profughi e rifugiati». L'impegno della diocesi per i rifugiati, cresciuti di numero negli ultimi anni, è ben noto ed ha portato non solo ad iniziative di prima accoglienza e di sostegno, ma anche a numerose altre di formazione e di inserimento sociale integrato di queste persone, provenienti sia da paesi africani sia dal medio oriente.

Sono noti, ad esempio, i corsi formativi che la Caritas promuove con le Acli per la sistemazione dei muretti a secco nelle Cinque Terre e in altre parti della provincia. L'impegno in favore dei profughi, vera emergenza planetaria del nostro tempo, si affianca ovviamente a tutte le altre attività della Caritas in favore delle persone in stato di difficoltà e di disagio, e delle loro famiglie: dormitori, mense gratuite, consegna di generi alimentari e quant'altro è diventato ormai aspetto integrante della vita sociale di tutti i giorni alla Spezia, come altrove in Italia. La Caritas opera in questo campo attraverso i due "centri di ascolto" di Spezia e di Sarzana, che nel solo 2015 hanno accolto oltre mille persone.

Ci sono poi le altre strutture, a cominciare dalla "Cittadella della pace" di Pegazzano. Un aspetto importante e interessante porta a vedere come le attività rivolte ai profughi, che come è noto vengono assegnati dalla autorità governative, si integrano di fatto con quelle rivolte ai cittadini spezzini o comunitari.

Si può dire dunque che l'integrazione è un dato di fatto ormai acquisito nell'azione della Caritas diocesana. Il premio "Exodus" in qualche modo lo conferma e lo sottolinea.

Tornando al premio, ricordiamo infine che, tra le iniziative collaterali, domani 23 maggio alle 10.30, sempre in sala "Dante", si terrà a una ulteriore iniziativa dedicata alle scuole superiori , dal titolo "Immaginare la Shoah. La Spezia porta della speranza": con l'assessore alla cultura del Comune Luca Basile, ne saranno protagoniste Francesca Romana Recchia Luciani, docente di Storia delle filosofie contemporanee a Bari ed autrice del libro "La Shoah spiegata ai ragazzi", e Maria Luisa Eguez, docente lericina, animatrice, con don Gianni Botto, del gruppo "Samuel" ed autrice di "La Spezia, Porta della speranza", libro che verrà presentato in anteprima. Tutti possono partecipare.

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