La commemorazione spezzina delle Foibe dell'area nazionale e sociale, unita nel Comitato 10 Febbraio (apartitico e apolitico) è passata nonostante la "rabbia" della lista ufficiale degli "antagonisti" della manifestazione: Partito Comunista d'Italia, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Possibile (cosa è questo non ce lo chiedete, non lo sappiamo), Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Giovani Comunisti, ANPI e Arci (non potevano certo mancare). Il tutto condito dal loro braccio armato politico: i centri sociali, e udite, udite, CISL, CGIL, UIL. Ora ci domandiamo con tutte le gravissime problematiche di lavoratori e pensionati questi sindacati "gialli" non hanno meglio da fare? Evidentemente no proprio perché sono "gialli".
La contromanifestazione della sinistra è stata vergognosa, primo per il Ricordo dei Martiri delle Foibe, secondo perché nonostante le sigle che hanno messo in campo, sindacati compresi, erano in numero ridicolo di partecipanti. Evidentemente i benefit offerti ai fan non erano sufficienti, o i fan sono sempre meno, ma a questo loro problema le sinistre stanno già pensando, ci sono i loro nuovi supporter: cinesi e "profughi" (primarie PD docet).
Siamo passati nonostante lo sgambetto iniziale dell'amministrazione comunale spezzina, di sinistra, che vietando l'utilizzo della sala Beghi per la conferenza sulle Foibe, chissà cosa credeva, ad una precipitosa ritirata del Comitato 10 Febbraio? E dopo la conferenza tenuta sulla piazza c'è stato un meraviglioso corteo, ordinato e compatto. Non solo fatto di bandiere italiane, ma pieno anzi, pienissimo di giovani, il che per i salotti politici radical-chic spezzini è solo inquietante, nel senso che loro i numeri riescono solo a farli con i servi, clienti, opportunisti e con i pullman gratis + cestino da viaggio, il tutto sempre condito dai soliti centri sociali, che come tali hanno la massima attenzione "sociale" (un "aiutino") da parte dei comuni.
Alla Spezia ieri c'è stata l'unica vera e spontanea partecipazione alla commemorazione dei martiri delle Foibe che nulla ha a che fare con le stantie, stucchevoli cerimonie di istituzioni sempre meno credibili, dove molto spesso al loro interno, sulle Foibe, si annida il negazionismo e talvolta il vilipendio. La Spezia in piedi, Italia in piedi.