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Litorale Ameglia, il PD: “Giampedrone vuole ridurre spiagge libere e cancellare pedonale lungomare” In evidenza

"Con la Giunta Galazzo il Piano spiagge era già a buon punto ma poi l'iter si è interrotto con l'avvicendarsi dell' Amministrazione Giampedrone.

Ameglia aveva fatto importanti passi avanti tanto che l'Amministrazione Sarzanese aveva affidato l'incarico agli stessi progettisti scelti da Ameglia anche per ragioni di omogeneità progettuale. Erano stati fatti cinque incontri con i balneatori e i loro tecnici e la prima stesura del piano era stata presentata alle frazioni di Fiumaretta e Bocca di Magra nel febbraio 2014 oltre che in commissione territorio". Così esordisce la nota del Partito Democratico di Ameglia.

"C'è stato anche un primo incontro in Regione il 10 maggio 2014 - proseguono i Dem - insieme con il Comune di Sarzana nella fase di scoping primo passo nell'ambito dell'attivazione della procedura di VAS (Valutazione ambientale strategica).

Dopo le elezioni l'iter si è bloccato ed abbiamo appreso dalle dichiarazioni rese agli organi di stampa da parte di Giampedrone che c'è la volontà di cancellare la pista pedonale lungomare e di sostituire le porzioni di arenile destinate a spiaggia libera con quelle destinate a spiaggia libera attrezzata (scelta che peraltro avrebbe dovuto comportare la realizzazione delle nuove spiagge libere attrezzate entro l'estate 2015, almeno secondo quanto dichiarato ai giornali da Giampedrone lo scorso anno), riducendo di fatto gli spazi destinati a sola spiaggia libera.

L'idea altresì di privatizzare gli isolotti è a dir poco stravagante così come appare poco comprensibile la realizzazione del piano in lotti senza specificare i tempi di realizzazione delle opere pubbliche.

Solo dopo numerose e reiterate richieste è stata convocata una prima commissione al territorio per lunedì prossimo e così mentre Sarzana ha adottato il piano dopo un complesso percorso in commissione e una fase partecipativa, noi ci accingiamo soltanto ora a partire.

Ricordiamo che il Piano è di iniziativa pubblica in cui l'interesse pubblico deve essere prevalente e non un piano fatto su misura dei privati portatori di un interesse specifico.

Ci auguriamo che le scelte che emergono possano essere riviste dall'Amministrazione e condivise, oltre che con i balneatori come è ovvio che sia, anche con i cittadini.

Ora la commissione consiliare dovrà lavorare alacremente per tentare di recuperare il tempo perso e i nostri consiglieri faranno la loro parte tentando, per quanto possibile, di riprendere quei principi che avevano portato alla redazione della prima stesura".

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