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Toti a Fiumaretta, il circolo Pd: “Sopralluogo che sa di passerella” In evidenza

In merito alla visita di Toti e Giampedrone di sabato scorso a Fiumaretta ed a seguito delle loro dichiarazioni rese agli organi di stampa, il Circolo Pd di Ameglia ritiene doveroso fornire alcuni ulteriori elementi di valutazione ai lettori.

"Quando si parla di opere quali gli argini bassi e il percorso ciclo pedonale - spiegano i democratici in una nota - e si fa riferimento alle cospicue somme stanziate dalla Regione per la realizzazione di tali opere, bisognerebbe magari essere più espliciti nel dichiarare che si tratta di opere in fase di realizzazione avanzata finanziate dalla precedente Amministrazione Regionale e non certo da Toti e Giampedrone. Per arrivare a tali importanti risultati è stato necessario l'impegno e l'abnegazione di tanti validi amministratori e tecnici; la chiarezza su questi temi è dovuta in quanto si tratta di opere molto importanti in cui tutti, al di là delle casacche e delle appartenenze, dovrebbero impegnarsi al massimo senza farne un argomento di propaganda e né tanto meno di scontro.

Lasciano sinceramente perplessi invece le dichiarazioni dei rappresentanti della Regione. Quando Toti dichiara che "si tratta della prima opera di difesa idraulica che viene realizzata in Liguria dopo 15 anni di totale inattività su questo fronte" dimostra di non essere particolarmente preparato sull'argomento in quanto semplicemente non è vero. Soltanto ad Ameglia si possono ricordare altre importanti opere finanziate dalla Regione quali gli argini alti del Cafaggio, il nuovo ponte della Colombiera e gli argini di Fiumaretta e Bocca di Magra per non parlare dei dragaggi già realizzati seppur tra enormi difficoltà. È noto a tutti che la Giunta Burlando e l'Assessore Paita in particolare si sono spesi molto per il nostro territorio con opere fondamentali e Toti farebbe bene a ricordarselo. Peraltro così dicendo Toti attacca anche l'ex Presidente (dal 2000 al 2005) Biasotti e l'allora assessore Morgillo, di cui com'è noto Giampedrone è stato a lungo stretto collaboratore.

Piuttosto Toti e Giampedrone dovrebbero dare tempi certi in ordine al lotto di arginature nella zona denominata Pantalè a Bocca di Magra che, pur dotata di progetto esecutivo e di finanziamento, è attualmente ferma al palo. Si dica con chiarezza quando inizieranno i lavori e quando gli stessi saranno terminati,

Detto ciò ci preoccupa molto che in relazione agli argini alla foce sia stato abbandonato uno dei criteri e delle condizioni che aveva posto l'allora Sindaco Galazzo in sede di conferenza dei servizi e cioè quello della contestualità, ovverosia i due cantieri (quello a Fiumaretta in sponda destra e quello a Bocca di Magra in sponda sinistra) avrebbero dovuto procedere di pari passo. Da quanto apparso sui giornali invece ci pare che ora si sia cambiata opinione e quindi prima si finisce Fiumaretta (entro fine novembre 2015) mentre per Bocca di Magra si parla di autunno 2016. Secondo noi è un errore e l'amministrazione comunale di Ameglia nell'ultimo anno avrebbe dovuto impegnarsi di più nei confronti della Provincia (all'epoca ente attuatore mentre oggi la competenza è direttamente in capo alla Regione) tanto più che Giampedrone era sia Sindaco di Ameglia che Consigliere Provinciale ed aveva dichiarato di voler ricoprire anche tale ruolo proprio per seguire da vicino gli sviluppi di quell'opera.

Non una parola è stata poi spesa sul c.d. rischio residuo ovverosia il rischio a cui andranno incontro gli abitati di Fiumaretta e Bocca di Magra a seguito della realizzazione degli argini e del posizionamento delle portelle alle confluenze con i colatori minori. È al momento uno dei problemi più importanti, se non il più importante, che si trova ad affrontare il Comune di Ameglia e non avere notizie in merito non è sicuramente un bel segnale.

Per quanto poi riguarda il tratto di Via Poggio Scafa e di via Litoranea il nulla così come per il dragaggio. Anzi per essere più precisi Giampedrone ha dichiarato che si farà nei territori più a monte.

Ora, ben vengano i sopralluoghi e gli impegni che ne scaturiscono, ma se poi emerge soltanto la proposta "di lanciare un concorso di idee per rendere meno invadenti gli argini", forse sarebbe stato meglio non dare tutto quel clamore mediatico che sa di passerella e di cui francamente non si sente il bisogno". (5 ottobre)

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