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Martini (Confcommercio): “Che piova è normale, che le strutture non reggano, no. Chiedere stato emergenza” In evidenza

Intervento di Roberto Martini, direttore provinciale Confcommercio - Ciò che è accaduto domenica notte, dandoci un risveglio tanto infelice quanto preoccupato, è l'ennesimo episodio che evidenzia come il clima e le condizioni metereologi che stiano cambiando ormai da anni e di come ancora oggi non si sia pronti ad affrontare alcuni tipi di emergenze, anche quelle su cui siamo informati e sopratutto sulle quali potremo essere preparati.

Le stagioni e le precipitazioni alle quali siamo sempre stati abituati stanno infatti lasciando il posto a fenomeni più forti, più brevi, più concentrati: come gli esperti affermano andiamo sempre più verso un clima tropicale con fortissimi temporali, bombe d'acqua, raffiche di vento di forte intensità. Insomma: verso situazioni che non ci sono mai appartenute.

Eppure la tecnologia dovrebbe riuscire a darci una mano, e molto spesso così è.

Però poi ci ritroviamo ancora dinnanzi a queste situazioni, a danni, a emergenze, a viabilità interrotte, attività allagate, tombini e scolmatori che non riescono a reggere. Insomma ci troviamo davanti al disagio più totale.

Dalla Val di Vara a quella del Magra, dalla Riviera alla città: buona parte del territorio provinciale è stato messo in ginocchio. E di conseguenza le sue genti, i suoi territori, la sua economia. Sono appena passate circa due settimane dalla tromba d'aria che ha colpito il litorale di Marinella e Fiumaretta ed ora siamo di nuovo a leccarci le ferite.

In questi casi invochiamo che i Sindaci, il Prefetto, il Presidente della Provincia e quello della Regione si attivino per chiedere lo stato di emergenza, almeno al fine di ottenere degli aiuti in primis per tornare alla normalità e poi per poter risarcire chi ha perso merci o lavoro. Commercianti con i negozi allagati, agricoltori con raccolte delle olive e vendemmia a rischio, operatori del turismo che si sono rivisti cancellare le prenotazioni.

Dopo questo passaggio è però ben chiaro che non sia possibile che ad ogni pioggia o temporale si debba pregare ed aspettare che il peggio passi. Quanto accaduto è si colpa del tempo atmosferico, ma non crediamo che non vi siano responsabili o referenti per quanto accaduto. Perché che piova è naturale, ma che le strutture non reggano no. (25 agosto)

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Confcommercio

Via Fontevivo 19f

19125 La Spezia

www.confcommerciolaspezia.it/

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