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IL FRUTTOLO: il durone, il ciliegio di Sarzana In evidenza

Sino a Domenica 16 Agosto a Sarzana in Piazza Matteotti si svolge il tradizionale appuntamento enogastronomico di "Sarzana a Tavola". Molti gli espositori con le migliori proposte della gastronomia tipica del territorio, ricette che hanno trovato collocazione in una preziosa pubblicazione edita da CNA giunta alla sua seconda edizione "CONVIVIO - Ricette della Terra di Luna". Una pubblicazione curata da Gabriella Molli e che viene offerta gratuitamente presso tutti gli Stand di Sarzana a Tavola. Durante i giorni della manifestazione, tutte le sue ricette e produttori, verranno pubblicizzati online e sui siti specializzati.

IL FRUTTOLO, Commercio Frutta e Verdura di Raggi Lidia in Via Pietro Gori 56 a Sarzana (SP)
Macedonia di Frutta Locale accompagnata da Birra Artigianale Il ciliegio durone che cresce nel territorio spezzino della bassa Val di Magra, è un albero di grandi dimensioni con foglie ovali e seghettate, che da adulto può raggiungere anche i 15-20 metri di altezza. Come tutti i ciliegi, è una pianta da frutto i cui prodotti maturano in primavera; la sua ciliegia ha un bel colore rosso scuro e lucido, con una polpa dolce e croccante che aderisce bene al nocciolo. Originario della zona intorno al Mar Nero, questa cultivar è arrivata in Europa allo stato selvatico da tempo immemorabile; a livello di coltivazione è presente nel sarzanese da una cinquantina d'anni, anche se quantitativamente è appena sufficiente per il mercato locale. Sensibile ai freddi invernali e alle gelate tardive, il Durone Sarzanese richiede terreni freschi, permeabili e profondi; in caso di siccità nel periodo di maturazione, la ciliegia si può spaccare, con una lacerazione della buccia e della polpa. Il durone di Sarzana si presta bene per essere utilizzato nella preparazione di marmellate e confetture, oltre che mangiato fresco, quando, come si dice, uno tira l'altro. Grazie alla sua polpa soda, viene usato anche per fare le ciliegie sotto spirito. Preparazione: Una classica ricetta locale dice che serve un chilo di frutti colti da poco, 200 g di zucchero, alcool da liquori, mezza stecca di cannella e cinque chiodi di garofano. Si deve tagliare il picciolo a metà e mettere le ciliegie lavate ad asciugare per un giorno, dopo di che vengono inserite in un barattolo di vetro insieme con lo zucchero, la cannella e i chiodi di garofano, coprendo il tutto con l'alcool. Dopo aver chiuso bene il vaso, lo si deve conservare al buio, resistendo almeno due mesi prima di gustarle. (note della curatrice: le ciliegie sotto spirito celebravano il rito dell'ospitalità e anche della festa. Si racconta che venissero chiuse a chiave, perché i duroni sotto spirito erano troppo invitanti).

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CNA

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Via Padre Giuliani, 6
19125 La Spezia

Tel. 0187598080
Twitter @laspezia@cna.it

 

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