"Sabato abbiamo dimostrato di avere un grande carattere, abbiamo giocato con grande orgoglio contro una squadra molto forte ed in salute, commettendo magari anche qualche piccolo errore, ma siamo stati bravi a rimontare nonostante l'inferiorità numerica, dimostrando ancora una volta il nostro valore e quanto vogliamo il bene di questa maglia. Ora ci aspetta una trasferta complicata, perchè il Crotone è una squadra che vive una classifica difficile e che è alla disperata ricerca di punti per tirarsi fuori dalle posizioni di bassa classifica, ma noi non dobbiamo temere nessuno, bensì rimanere concentrati ed esprimere le nostre qualità per ottenere i tre punti. Il gol? Mi sono sempre allenato sui calci piazzati, fin da bambino al termine dell'allenamento prendevo il pallone e provavo le punizioni ed ancora oggi, al termine della seduta, mi fermo 10/15 minuti a provare; sicuramente la distanza che preferisco è quella dei 20 metri, ma è importante saper calciare da tutte le parti, anche dai 25 e dai 30 metri, perchè non sempre si può sperare in un calcio di punizione dal limite, bisogna esser capaci a sfruttare le occasioni che capitano nell'arco di un incontro. In squadra ci sono comunque diversi bravi tiratori, mi vengono in mente Bakic, Nenè e Catellani, abbiamo tanta qualità e le alternative non mancano. A metà campionato ho avuto un leggero calo, ma io alle spalle avevo le tante partite disputate con la maglia del Rijeka ed avevo assoluto bisogno di rifiatare e recuperare energie, soprattutto in vista di questo finale che sarà veramente combattuto e nel quale vogliamo essere protagonisti. Rijeka? Il mio pensiero ora è solo per lo Spezia, io voglio andare in Serie A con questa maglia, poi a fine anno parleremo con la società che detiene il mio cartellino e vedremo quale sarà la soluzione migliore, ma qui mi trovo molto bene e mi piacerebbe rimanere; Spezia e Rijeka sono città molto simili, io e la mia famiglia stiamo davvero bene, ci sentiamo a casa e siamo veramente felici di aver avuto l'occasione di arrivare qui, inoltre il rapporto con i tifosi è eccezionale, un ambiente davvero positivo. Un giudizio sul campionato di B? La Serie Cadetta vive di molta intensità, non ci sono squadre facili da affrontare, ogni partita deve essere vinta lottando su ogni pallone, ed ora ci aspettano nove partite difficili, nelle quali cercheremo di cogliere il massimo per puntare alla massima serie".

A fare compagnia a Brezovec, in conferenza stampa si è presentato anche Mato Milos, pronto a dare una mano all'amico e compagno nella sua prima conferenza stampa, forte di un italiano più sicuro, imparato nel corso dei due anni passati dal suo approdo in Italia: "Innanzitutto devo ringraziare mister Bjelica per l'opportunità che mi ha dato in questa stagione. Sono stato fortunato ad esordire, ho cercato sempre di farmi trovare pronto e di dare il 100%, sono a disposizione della squadra ed accetto sempre le decisioni del tecnico, cercando di ripagare la sua fiducia ogni volta che mi chiamerà in causa. Sono arrivato due anni fa in Italia, quindi quest'anno è stato più facile ambientarsi, non solo perchè parlo sicuramente meglio l'italiano, ma anche perchè conosco meglio il campionato di Serie B; non penso al futuro, voglio vivere questa grande stagione, sogniamo tutti di poter tagliare un grande traguardo con questa maglia, e nella testa non c'è spazio per altri pensieri".