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Ebola, sanità marittima di frontiera pronta a eventuali rischi. Attivate Prefetture e Vigili del fuoco In evidenza

"Sul territorio ligure è tutto pronto per affrontare un'eventuale emergenza e lo dimostra la riunione di quest'oggi, svoltasi in Regione, a cui hanno preso parte tutti i soggetti deputati a occuparsene, individuando le strutture di riferimento, le ambulanze dedicate e le procedure necessarie".

Lo ha detto l'assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, al termine di una riunione romana tra gli assessori italiani e il Ministro Beatrice Lorenzin sul tema del virus ebola, in cui lo stesso Montaldo ha denunciato "fenomeni speculativi sul materiale, da parte dei fornitori, e la necessità per il Governo di contrastarli". "Servono interventi precisi – ha chiesto Montaldo al Ministro – per contrastare sul nascere qualsiasi fenomeno speculativo in grado di innalzare la spesa delle Asl".

 

Dall'assessore alla salute della Liguria è arrivato l'invito ai cittadini a non enfatizzare gli eventi, in quanto "non vi è nessun allarme in Italia e la situazione è sotto controllo" ma, parallelamente, a "segnalare eventuali malesseri o manifestazioni, rivolgendosi ai medici di medicina generale, al 118, alla guardia medica, in modo che siano gli stessi esperti a valutare e inviare eventualmente un'equipe ad analizzare il caso". Intanto quest'oggi in Regione sono state ribadite le linee di azione e individuate le strutture di riferimento per il ricovero di casi sospetti. Nell'area metropolitana genovese il punto di riferimento è il reparto malattie infettive dell'Irccs San Martino Ist, nella Asl 1 Imperiese il reparto malattie infettive dell'ospedale di Sanremo, nella Asl 2 Savonese il reparto malattie infettive dell'ospedale di Savona e nella ASL 5 Spezzina le malattie infettive dell'ospedale della Spezia. Per i più piccoli il riferimento è il reparto malattie infettive dell'Istituto Gaslini di Genova.

La Regione Liguria ha coinvolto anche le Prefetture e attivato la collaborazione con i Vigili del Fuoco, per tutte le necessità. Per quanto riguarda la formazione e l'addestramento del personale, in particolare vestizione e vestizione, saranno le aziende sanitarie e ospedaliere ad occuparsene. Il gruppo di lavoro regionale ha invitato le aziende inoltre a dotarsi di dispositivi di protezione individuale a elevata performance, da distribuire agli operatori coinvolti. Sarà la centrare regionale degli acquisti a occuparsi dell'acquisizione di tutti i presidi necessari alle aziende. Lo stesso personale sanitario presente negli istituti penitenziari sarà dotato dei dispositivi necessari e saranno attivate iniziative di formazione insieme al personale di polizia penitenziaria. Inoltre sarà coinvolta la rete dei medici di base e dei pediatri di libera scelta  in quanto rappresentano il primo riferimento per il paziente.

Per quanto riguarda la porta di accesso legata alla portualità di un potenziale malato, l'ufficio della sanità marittima di frontiera ha garantito che sono state attivate tutte le misure necessarie sia operative che di controllo per scongiurare l'eventuale diffusione dell'infezione. L'ufficio prevenzione della Regione Liguria ribadisce che l'infezione da virus ebola si contrae solo nei paesi africani attualmente interessati dall'epidemia (Guinea, Liberia, Sierra Leone) e invita i cittadini, qualora si presentassero sintomi potenzialmente riconducibili al virus (febbre maggiore di 38°, diarrea, vomito, astenia, cefalea, dolori muscolari e alle articolazioni) di contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia, il pediatra, la guardia medica o il 118.

Com'è noto, Alla Spezia è in arrivo una nave dalla Sierra Leone che ha fatto scattare il protocollo anti ebola. Si tratta di un mercantile partito mercoledì 22 ottobre da Freetown; l'attracco è previsto per sabato 8 novembre. Prima di mettere a punto tutte le procedure, secondo le indicazione del ministero della Salute, il prefetto Forlani ha deciso tuttavia di scrivere una lettera urgente al ministero dell'Interno chiedendo ulteriori ragguagli sulle precauzioni da adottare. Primo nodo da sciogliere: la libera circolazione in città dei marinai provenienti dalla Sierra Leone. Circostanza quest'ultima che potrebbe costituire un pericolo per la popolazione. Per questo, applicando principi di cautela, il prefetto sarebbe intenzionato ad attuare una misura di protezione qualora dovesse essere concesso l'ingresso in porto, con il confinamento a bordo dell'equipaggio fino al periodo in cui sarebbe da considerare del tutto fuori pericolo dal virus Ebola. Verrebbero inoltre impartite prescrizioni particolari circa il trattamento delle acque di zavorra, lo scarico dei rifiuti e in particolare delle acque nere della nave. Sempre che non vengano individuati casi sintomatici, attestati dal comandante, durante il viaggio del cargo che sarebbe allora bloccato prima dell'ingresso in porto.

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Regione Liguria

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16121 Genova
tel. +39 010 54851

 

www.regione.liguria.it

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