La formula è quella del "prestito oneroso" su base biennale fatto salva la volontà dei ragazzi, al termine della prima stagione, quando saranno loro e solo loro a dover esprimere il gradimento ad una ulteriore stagione con i colori bianco-azzurri. In caso contrario rientreranno alla casa madre. Un trasferimento questo che da tutti gli addetti ai lavori veniva considerato quanto meno improbabile. Nicholas Lanzoni (classe 1994) è da considerare sicuramente il miglior interprete del ruolo di schiacciatore-opposto a livello provinciale e sicuramente uno dei migliori anche a livello regionale. Dotato di mezzi fisici importanti e soprattutto di un "salto" impressionante assicura, in categoria, un bottino di punti che non scende quasi mai sotto i 20 a partita ma è soprattutto a livello umano che sa farsi apprezzare da compagni ed allenatori per la sua costante disponibilità a tutte le soluzioni tecnico-tattiche che gli vengono proposte. Viene a colmare una lacuna che il team di coach Leoni ha sempre avuto dall'abbandono (per problemi personali) di Simone Ridondelli e dovrebbe costituire con il confermatissimo Fabio Bottaini (1993) una coppia di bocche da fuoco veramente importante per la categoria. Luca Barletta (1994) è il classico centrale "universale". Ottimo in attacco, fastidioso a muro, dotato di carisma, carattere e personalità, va a completare insieme a Lorenzo Moscarella (1995), il simbolo ormai dei "Leoni boys" ed a Davide Moretti (1995), confermati più che mai dopo l'ottima stagione scorsa, un reparto che potrà ancora giovarsi (almeno in allenamento) dei consigli e dell´esempio di quel vero "totem" nel ruolo che risponde al nome di Filippo "Pippo" Furlotti. I due ragazzi erano sul taccuino di tutti i D.S. spezzini e non solo ma hanno optato per lo Spedia convinti dal programma e dagli obbiettivi che il D.S. Barbieri (sempre più calato e padrone del ruolo, che abbina a quello di chioccia, esempio ed allenatore in campo per i nostri giovani schiacciatori/ricettori) ed il D.T. Leoni (in crescita esponenziale anche a livello di risultati) hanno preparato. Con questi due colpi lo Spedia si è assicurato due ragazzi giovani, forti, motivati che hanno avuto il coraggio e la forza di mettersi in gioco in un ambiente nuovo e finora sportivamente avverso e che daranno sicuramente una mano nel cercare di raggiungere quegli obbiettivi che la società si è data: in due anni cercare di approdare alla categoria superiore.