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Sarzana, raccolta firme per dire No al cemento in Via Navonella In evidenza

di Marina Lombardi – Si terranno dei banchetti pubblici e un porta a porta.

Ancora una volta la voce dei cittadini di Nave si fa sentire nell’opporsi fermamente al progetto di “cementificazione di un’area agricola” in via Navonella, a Sarzana.

“Non ci fermeremo, promuoviamo oggi una nuova raccolta firme per dire di no al cemento, è necessario tutelare il nostro territorio”, avviando così l’inizio di una nuova raccolta firme che si terrà sia porta a porta, che tramite banchetti organizzati nel quartiere di Nave e nei dintorni, le cui date saranno comunicate in seguito.

Se è vero che il territorio è patrimonio di tutti, è impellente secondo i rappresentati presenti, la necessità di opporsi al progetto che prevede la costruzione di un centro sportivo nell’area agricola e attualmente incolta di via Navonella “non è di alcun vantaggio per i cittadini, sia residenti che non – afferma Giuliana Burzi del comitato di quartiere – aumenterebbero in modo insostenibile i problemi di viabilità che già esistono in tutta l’area di via Camponesto e via Navonella. Vogliamo la tutela dell’acqua, della terra e dell’aria ed è necessario rilanciare l’agricoltura”.

Il comitato, che tra le altre cose si sta mobilitando per la redazione di un manifesto per la tutela dell’ambiente, sottolinea inoltre che “urbanizzare non vuol dire costruire”, ribadendo anche che se per il nuovo piano regolatore ci vorranno almeno altri 4 anni “chiederemo all’amministrazione se vuole mantenere gli impegni presi rispetto allo stop al consumo del territorio, e avanzeremo la nostra richiesta di congelare tutto almeno fino alla approvazione del nuovo piano”.

Da sottolineare inoltre è lo strumento della valutazione ambientale strategica, ossia la procedura di VAS, “rispetto alla quale avevamo già avviato un’inchiesta pubblica” afferma Legambiente, che si attua nel momento in cui alcuni piani o programmi possono avere impatti significativi sull’ambiente.

“C’è un grosso problema di pianificazione territoriale – afferma Paolo Bongiovanni - siamo in una situazione in cui il territorio va tutelato. Viviamo un momento di non ritorno, non possiamo rallentare, dobbiamo fermarci e tornare indietro. Il consumo di suolo non può continuare in questo modo, avremo problemi di acqua, il territorio deve essere tutelato. Finché le norme non vengono recepite non si applicano, la nostra idea è cercare azioni per tutelare il territorio, non solo a Navonella ma anche azioni di tutela del territorio generale”.

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